Nella prima edizione della mostra Mercato dell’Artigianato organizzata dalla Confartigianato Teramo in occasione della festa dell’Immacolata nel dicembre del 2011, grazie all’allora assessore Cozzi, al costo del suolo pubblico fu applicato uno sconto dell’80%, come previsto nel regolamento comunale, e fu deliberato dalla Giunta comunale un contributo di mille euro.
Lo ricorda l’associazione in una nota nella quale si legge che “L’ex assessore Tancredi ed i suoi funzionari hanno aggravato la situazione non comprendendo l’obiettivo della nostra Associazione che e’ solo quello di aiutare le imprese in questo momento difficilissimo vista la crisi che incombe su tutti. Questi, oltre a negare il contributo di mille euro, hanno quantificato il costo del suolo pubblico triplicando l’importo rispetto alla prima iniziativa organizzata grazie con l’allora assessore Cozzi. Come e’ possibile che applicando lo stesso regolamento un assessore, Cozzi, ci fa pagare il suolo pubblico 0,60 euro al mq mentre l’ex assessore Tancredi ci fa pagare 1,45 euro al mq?. C’e sicuramente qualcosa che non va. Al primo appuntamento, che ricordiamo riscosse un grandissimo successo di pubblico e di partecipazione con oltre 60 operatoti tra artigiani e antiquari – prosegue Confartigianato – non ne e’ seguito un altro in quanto nel 2014 l’assessore ci ha negato la festa dell’immacolata concedendola ad altra organizzazione e tutti ricordano il grande flop.
Abbiamo partecipato, con le altre due associazioni di commercianti al costo per la stampa del calendario annuale 2016 che prevedeva per la nostra Associazione una Mostra Mercato ogni seconda domenica del mese. Appuntamento che siamo stati costretti ad interrompere causa rifacimento della pavimentazione di corso S. Giorgio. Purtroppo non siamo riusciti a far capire all’ex assessore che a queste manifestazioni, come avviene in altre citta’ vedi Ascoli e Giulianova ad esempio, il Comune dovrebbe collaborare con le Associazioni offrendo il suolo pubblico e l’energia elettrica gratis. Il Comune di Teramo – sottolinea Confartigianato – sta perdendo l’occasione, considerando il rifacimento del corso S. Giorgio, di prevedere, come gia’ fatto ad Ascoli e Giulianova, quadri di distribuzione della corrente elettrica necessaria agli ambulanti nei mesi autunnali e invernali a scomparsa nella nuova pavimentazione.
Stiamo cercando di riportare gli antiquari a Teramo ma e’ molto difficile. La nostra iniziativa, apprezzata molto dall’allora assessore Cozzi, aveva principalmente l’intento di rivitalizzare il centro storico di Teramo che purtroppo sta morendo; quasi ogni giorno le attivita’ commerciali abbassano le saracinesche. Ci permettiamo di far osservare che per organizzare questi eventi la nostra associazione, solo di spese vive, ha: costo suolo pubblico circa 800 euro + manifesti pubblicitari e Vela 1.300 euro + affissioni manifesti 400 euro + spese organizzative, ecc. per una totale complessivo di circa 3.000 euro. A questa spesa bisogna aggiungere, quando serve, l’illuminazione che costa dai 500 agli 800 euro. Ci chiediamo: quanto dobbiamo far pagare a chi vuol partecipare? per questo motivo e’ diventato impossibile organizzare eventi a Teramo. E’ possibile chiedere ad un artigiano, che molto spesso non vende niente visto il momento di crisi, per partecipare una cifra di oltre 100 euro?. E se affitta anche un gazebo? Queste spese – conclude Confartigianato – nel 2015 e nel 2016 sono stati in gran parte a carico della nostra Associazione ed e’ per questo motivo che chiediamo al Comune almeno di eliminare il costo dell’occupazione del suolo pubblico e dell’illuminazione quando serve”.
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