“Avevamo messo in conto di trovare delle difficoltà – dichiara Fare Verde Orte – dato il periodo di commissariamento dell’amministrazione comunale, ma non pensavamo di ricevere un silenzio tombale ed un totale disinteresse nei confronti dell’ambiente e del decoro urbano del nostro comune.
Avevamo iniziato con una semplice e doverosa lettera di presentazione nella quale spiegavamo brevemente le nostre finalità e la disponibilità ad una collaborazione del tutto gratuita in materia di protezione ambientale, proseguendo con delle semplici proposte per contrastare l’indecoroso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, proposte per le quali ci saremmo dati da fare personalmente e sempre gratuitamente, oltre ad esposti per alcune discariche abusive.”
Non avendo mai ricevuto un riscontro da parte di chi ricopre un ruolo istituzionale, Fare Verde si rivolge oggi ai candidati sindaci con alcune proposte concrete.
“Ci auguriamo che dopo le votazioni del 5 giugno e l’elezione del Sindaco – prosegue l’associazione ambientalista- si possa finalmente avere un interlocutore attento e aperto alle tematiche ambientali.
Tra le problematiche che sottoporremo alla nuova amministrazione e alla quale chiederemo impegni concreti, ci sarà sicuramente quella del contrasto all’abbandono dei rifiuti, con l’aumento della sanzione per chi commette tali reati che attualmente ammonta alla ridicola cifra di 50 euro e un maggiore. Inoltre, chiederemo un costante presidio del territorio. Infine, ma più importante, vorremmo che la nuova amministrazione si impegnasse a far effettuare e rendere pubblici i controlli ambientali sulla centrale a biogas, come si impegnò a fare l’allora amministrazione comunale in una riunione pubblica tenutasi al cineteatro Alberini di fronte a numerosi cittadini.
In particolare – conclude Fare Verde- chiederemo controlli sulle tre matrici ambientali (terra, acqua, aria) al fine di conoscere le ricadute di natura ambientale e sanitaria sia in atmosfera per effetto delle emissioni del cogeneratore, sia nel suolo per effetto di eventuali percolazioni dovute allo stoccaggio della biomassa.”
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