Atto vandalico contro il Presidente del WWF Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito. Sulla sua auto, presa di mira da un manipolo di vigliacchi, è stato prima rovesciato il contenuto di un cassonetto della frazione umida, poi sono state divelte frecce e lunotto. Infine i criminali si sono divertiti a camminare sul tetto dell’auto. D’Esposito, oltre a decine di abusi, ha denunciato anche infiltrazioni camorristiche in Penisola Sorrentina.
“Claudio d’Esposito e la nostra organizzazione locale da anni rappresentano un baluardo della difesa dell’ambiente e della legalità in questi territori – ha detto Il Vice Presidente del WWF Italia, Dante Caserta – . Quanto è accaduto al Presidente del WWF Terre del Tirreno purtroppo non è il primo atto intimidatorio che i nostri volontari subiscono in questa come in tante altre parti d’Italia. Sono episodi che non vanno sottovalutati e sui quali chiediamo alla Magistratura e alle Forze dell’ordine il massimo impegno affinchà chi opera in maniera disinteressata per la tutela del bene comune non si senta mai solo”.
Proprio in questi giorni erano stati accolti una serie di ricorsi, tra gli altri da parte della Regione Campania (WWF è intervento “ad adiuvandum”) annullando così l’autorizzazione del comune di Massa Lubrense per i lavori al porto di Marina Lobra, un progetto – da quel che riferisce la stampa locale – da 20 milioni di euro. In sostanza l’annullamento da parte del Tar riguarda il mancato rispetto da parte del Comune dell’iter per le autorizzazioni in un’area vincolata.
Purtroppo si tratta dell’ennesimo episodio che vede nel mirino Claudio d’Esposito, già in passato oggetto di minacce e intimidazioni per la sua attività in difesa dell’ambiente e del territorio dalle mire speculative. Tra i grandi risultati ottenuti la salvezza di Vallone Porto, a Positano
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