“Questa proposta di legge nasce dalla necessità di cercare di eliminare una odiosa discriminazione che colpisce i bambini disabili i quali, a causa della carenze di strutture e parco giochi idonei alle loro caratteristiche, non possono giocare come e con gli altri bambini”. E’ quanto ha dichiarato il Consigliere regionale Leandro Bracco. Infatti, sono pochissimi in Italia i parco giochi fruibili dai bambini con disabilità: con tale termine si intendono quei parco giochi dotati di strutture che permettono anche ai bambini con disabilità motorie e neuro-sensoriali di poter giocare con i propri coetanei. Questa situazione per Bracco è “Insostenibile anche alla luce della legislazione internazionale e nazionale che riconosce ai bambini un vero e proprio diritto al gioco”.
Tra questi atti normativi occorre ricordare: la convenzione Onu sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 che all’articolo 31 recita “Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età; l’art. 3 della Costituzione e la legge 5 febbraio 1992 n. 104 che promuove l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. “Tuttavia, nonostante questi precisi obblighi legislativi – sottolinea il consigliere Bracco – a molti bambini disabili è precluso il diritto al gioco come sopra definito. Eppure tale vulnus può essere, se non risolto, quanto meno molto attenuato attraverso la realizzazione dei cosiddetti parchi inclusivi o l’adeguamento dei parco giochi esistenti agli standard dei parchi inclusivi”. I parco giochi inclusivi sono pertanto parchi dove tutti i bambini possono giocare insieme in quanto privi di barriere architettoniche, parchi dove sono installati giochi il più possibile accessibili a tutti i bambini (anche a quelli con disabilità). In questi parchi ci sono giochi adatti a bambini che usano la carrozzina, bambini ipovedenti, bambini con disabilità motorie (tipologie di parchi presenti anche in Abruzzo, in particolare a L’Aquila, Chieti, Giulianova e Collecorvino). Il progetto di legge presentato da Bracco presuppone così di promuovere la piena integrazione sociale delle persone con disabilità residenti sul territorio regionale; sostenere tutte le associazioni di volontariato che, a livello regionale supportano l’autonomia individuale e la piena indipendenza delle persone con disabilità.
Inoltre, esso prevede l’erogazione di appositi finanziamenti ai Comuni presenti sul territorio abruzzese per l’adattamento dei parco giochi comunali alle esigenze ludiche dei bambini con disabilità attraverso il Fondo regionale per l’adeguamento dei parco giochi comunali. In definitiva, per Leandro Bracco: “La realtà dei parchi inclusivi, presente anche nel nostro territorio, sino ad oggi è stata il frutto dell’impegno di singoli cittadini o di sindaci che sono da definire illuminati e non di una precisa politica regionale che prende in considerazione i bisogni e le necessità di bambini meno fortunati di altri. La presente proposta di legge ha invece lo scopo così di diffondere il riconoscimento del diritto al gioco a tutti i bambini disabili attraverso l’istituzione di un fondo regionale cui i singoli Comuni possano attingere per l’adeguamento dei parco giochi comunali esistenti agli standard dei parco giochi inclusivi”.
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