“Il bambino nella grande emergenza”: e’ questo il titolo del convegno in programma domani, a partire dalle 9, al centro congressi Kursaal di Giulianova. Tra i relatori del seminario anche Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile. L’evento e’ stato organizzato dal’associazione nazionale di volontariato di Protezione civile “Pediatria per l’emergenza – Onlus – che ha la sua sede operativa a Mosciano Sant’Angelo (Teramo).
“La nostra Associazione – ricorda il presidente nazionale Paolo Calafiore, pediatra ospedaliero della Asl di Teramo – nasce nel 2010 sull’esperienza vissuta dal sottoscritto durante il terremoto dell’Aquila, in occasione del quale le societa’ scientifiche pediatriche (SIP, SIMEUP o altro ) non vennero ufficialmente riconosciute come facenti parte della catena dei soccorsi sanitari. Noi volontari, che assicurammo l’assistenza pediatrica in ospedale e nelle tendopoli, fummo autorizzati a prestare il nostro servizio solo dopo esserci iscritti ad una ANPAS locale. Da qui la necessita’, per ovviare alle enormi criticita’ incontrate, di creare un gruppo pediatrico organizzato all’interno del mondo del volontariato che venisse riconosciuto dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, che permettesse di assicurare ai Volontari legalita’ giuridica in caso di attivazione. Oggi – osserva il presidente – la nostra Onlus e’ pienamente riconosciuta a livello nazionale dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che ci ha inserito nella Consulta Nazionale del Volontariato e nell’Elenco Centrale delle Organizzazioni di Volontariato.
Data la natura poliedrica che il nostro ruolo Pediatrico riveste, nella nostra Associazione riconosciamo diverse caratteristiche ai Volontari; pediatra emergentista, di preminente estrazione ospedaliera, chiamato ad intervenire nelle prime 48-72 ore dalla calamita’ nei Posti Medici Avanzati; pediatra post-emergentista, di preminente estrazione territoriale (Pediatra di Libera Scelta), chiamato ad operare nelle Postazioni Assistenziali Socio Sanitarie (PASS) fino al ripristino della normalita’ assistenziale sul territorio. Emergenze umanitarie , campi profughi – rileva Calafiore – sono oggi una realta’ che la nostra Nazione si trova ad affrontare massicciamente e prolungatamente, sul proprio territorio, non gia’ per un terremoto o per calamita’ naturale ma anche per la propria naturale posizione geografica al centro di mondo in profondo mutamento politico e sociale. Analogo mutamento auspichiamo possa anche avvenire nella nostra cultura scientifica pediatrica, che possa avvicinare la nostra attenzione a problematiche sociali ed assistenziali, una volta prerogativa di ‘gente di buona volonta” che prestava la sua opera in paesi in via di sviluppo, ma che oggi sono diventate di profonda attualita’ nazionale, ed internazionale. La nostra Associazione e’ oggi costituita da circa 470 soci (pediatri ospedalieri, pediatri di base, infermieri di area pediatrica), in regola con le quote associative ed e’ presente su quasi tutto il territorio nazionale con Nuclei Operativi Periferici in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Lombardia, Basilicata e Sicila, la Calabria e’ in via di registrazione. Il ‘bambino non e’ un piccolo adulto’ – commenta infine il presidente Calafiore – e tutti vogliamo sia gestito in ogni occasione da noi pediatri”.
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