Alle 4 di questa mattina un fronte di fango lungo 80 metri e alto due è franato dal monteSorapis e ha investito la Statale Alemagna in località Acquabona (Belluno), interrompendo il principale collegamento stradale per Cortina. “Cosa fa l’Anas e dov’è il Governo?”, chiede il presidente del Veneto Luca Zaia.
Secondo Zaia, non è infatti possibile che ogni volta che piove un po’ di più “la frana di Acquabona scarichi tonnellate di fango e detriti sulla Statale Allemagna”, e Roma dovrebbe intervenire quanto prima perché quando “un evento negativo interessa la ‘Perla delle Dolomiti’, l’eco si diffonde in un attimo in tutto il mondo” e “ancora una volta l’Italia sta facendo la figura della repubblica delle banane”. L’intervento del Governo e dell’Anas, ente proprietario della strada, è subito caldeggiato anche dall’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile Giampaolo Bottacin, che evidenzia come tutta Italia si sia scoperta cortinese “per l’ottenimento dei mondiali di sci alpino 2021”, e che questo è il momento di dimostrare che “i tweet entusiastici non erano un presa in giro”, considerando la messa in sicurezza definitiva di Acquabona “una priorità nazionale”.
Il ministro delle infrastrutture (Graziano Delrio, ndr) “ha confermato l’esistenza di fondi nazionali per interventi strutturali di messa in sicurezza stradale in vista di Cortina 2021– continua Bottacin- bene, si cominci ad usarli per Acquabona, una vera e tristemente frequente emergenza che non può e non deve più essere affrontata con interventi tampone”. L’Italia deve “smettere di guardare ai massimi sistemi e occuparsi del suo territorio e dei popoli che lo abitano”, conclude l’assessore, esprimendo il suo totale sostegno al sindaco di Cortina Andrea Franceschi, che attorno alle 7.30 di questa mattina ha spiegato che nonostante la frana non sia “enorme”, “il materiale è molto acquoso” ed è pertanto difficile “prevedere quando la Statale potrà essere riaperta in sicurezza”. (Dire)
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