Dare alle luce un bimbo ‘spegnendo’ l’interruttore della sofferenza con una semplice boccata di protossido di azoto, una sostanza analgesica: da lunedi’ 20 giugno il parto ‘soft’ sara’ una realta’ non solo per tutte le gestanti della Marsica ma anche per quelle che risiedono in ampie fette di territorio fuori regione, come la provincia di Rieti e quella di Frosinone (circa il 10% complessivo di utenti) che ormai dal alcuni anni scelgono di partorire ad Avezzano.
All’ostetricia dell’ospedale di Avezzano, che in tempi di drastico calo di bebe’ non solo ‘tiene’ ma riesce persino a migliorare la quota-nascite, il 20 giugno prossimo debuttera’ il parto con dolore ridotto ai minimi termini. Oltre al primato in Abruzzo per il piu’ basso rischio di malformazioni (3 su 1168 parti annui contro il 4 per mille degli standard europei) e per il maggior numero di presenze del pediatra alla nascita (dati regionali del 2015) l’ostetricia si dota ora di un servizio aggiuntivo per ‘smorzare’ la sofferenza del travaglio e accompagnare la partoriente fino allo sbocciare della nuova vita. Dalla prossima settimana (appunto, lunedi’ 20 giugno) in sala parto le donne che metteranno alla luce un bimbo, oltre alla professionalita’ conquistata sul campo dal team medico-ostetrico- infermieristico, potranno avvalersi di un’opzione aggiuntiva. La donna che lo vorra’ (non c’e’ ovviamente obbligo) durante il travaglio inalera’ una miscela gassosa, formata per lo piu’ da protossido di azoto, che allevia la fisiologica sofferenza del parto ma che non e’ un’anestesia.
Sara’ la partoriente, con una o piu’ boccate (tramite apposita mascherina sulla bocca) a graduare a proprio piacimento l’automatica erogazione della sostanza, senza dover fare movimenti o sforzi. “E’ una possibilita’ in piu'”, dichiara Giuseppe Ruggeri, direttore del reparto, “con cui arricchiremo la nostra gamma di servizi per rendere il parto sempre piu’ gioioso e, possibilmente, piu’ soft. Un’opportunita’ che varra’, oltreche’ per Avezzano e il suo ampio hinterland, anche per il crescente numero di utenti che, negli ultimi anni, vengono da noi a partorire da aree del Lazio come la Val di Comino e Rieti. Il nostro reparto lavora ‘work in progress’ e in autunno apriremo ex novo un nuovo ambulatorio dedicato alla riabilitazione del perineo nella fase post parto. Inoltre, entro l’anno, dovrebbe entrare in funzione la terza sala travaglio”. L’ostetricia di Avezzano, che lo scorso anno ha ‘battezzato’ 1168 nascite (119 in piu’ del 2014), sara’ attrezzata per assistere col nuovo sistema antidolorifico, in caso di necessita’, fino a 3 partorienti nello stesso momento. Una potenziale evenienza stabilita in base ai ritmi del reparto che, da gennaio scorso a oggi, ha fatto nascere 489 bimbi di cui, fatto importante, 333 con parto naturale. Cio’ significa che il reparto applica in modo ottimale le ‘raccomandazioni’ del ministero della Salute, che giudica l’efficienza dei punti-nascite in base alla capacita’ di ridurre il piu’ possibile il numero di parti cesarei, cioe’ chirurgici. Infatti, dei 489 bebe’, venuti alla luce da gennaio a oggi, solo 156 sono stati chirurgici, l’ equivalente del 31%, soglia nettamente al di sotto del 37% che costituisce la media nazionale. “Ma il nostro obiettivo”, dice Ruggeri, “e’ abbassare ancora il valore e portarlo dall’attuale 31 al 29%”.
Lascia un commento