Anche quest’anno la Sicilia è devastata dagli incendi: non può essere solo un fatto fisiologico favorito dallo scirocco e dalle alte temperature. E’ necessario che si intensifichi immediatamente l’attività investigativa per fermare i criminali incendiari, ladri di territorio, che hanno provocato questo disastro. Dalle notizie che ci arrivano dagli operatori del WWF anche alcune parti dell’Oasi costiera WWF delle Saline di Trapani, stanno bruciando. Tra l’altro un incendio è stato appiccato proprio nel terreno di fronte agli uffici dell’Oasi intorno a mezzogiorno.
Purtroppo la capacità di intervento e l’eroismo delle forze pubbliche e di chi si batte, da volontario, contro le fiamme spesso non basta. Non solo è necessario potenziare la capacità di intervento nell’emergenza ma bisogna prevedere una fortissima azione di vigilanza e prevenzione che non può prescindere da un’opera di cura, tutela e gestione dei suoli.
Non solo vanno individuati e processarti con rito immediato gli incendiari coinvolti in questo disastro ma è fondamentale che il nostro Paese adegui la propria capacità di risposta a condizioni nuove che, con i cambiamenti climatici in atto, favoriscono una estrema vulnerabilità del territorio rispetto agli incendi come è stato indicato anche dalla Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici approvata dal ministero dell’Ambiente nel luglio 2015 e a cui hanno contribuito i migliori esperti italiani in materia.
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