Ammontano a 6 milioni 837 mila euro i fondi indebitamente percepiti/richiesti a carico del bilancio dell’Unione europea (577.946 euro) e relativi agli incentivi nazionali (6.259.114 euro). Le presunte frodi sono state scoperte dai vari Reparti della Guardia di Finanza dell’Abruzzo nei primi 5 mesi del 2016 e resi noti stamane a L’Aquila dal comandante regionale, il generale di Brigata Flavio Aniello, in occasione della celebrazione del 242esimo anniversario del Corpo.
“L’azione dei finanzieri nel segmento della ‘spesa pubblica’, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorita’ di Governo con i processi di ‘spending rewiew’ – ha spiegato Aniello – e’ stata finalizzata a garantire che le risorse pubbliche siano state effettivamente destinate al sostegno delle fasce piu’ deboli della collettivita’, e a contrastare le forme piu’ gravi di truffa, frode e sperpero di denaro pubblico. I Reparti hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attivita’ produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, con contestuale verifica della genuinita’ della documentazione a sostegno degli stessi”. Nell’ambito della richiesta di risorse a carico del bilancio dell’Ue i controlli sono stati 21, altrettante le persone denunciate.
I contributi controllati equivalgono a quelli che si ritiene essere stati indebitamente percepiti/richiesti (577.946 euro). Venti i controlli eseguiti per la richiesta di incentivi nazionali culminati con 24 denunce. In questo caso i contributi sottoposti all’analisi dei finanzieri ammontano a poco piu’ di 29 milioni 791 mila euro e i sequestri a 491.972 euro. Verifiche non sono mancate sugli appalti pubblici dove i controlli sono stati 5 e i soggetti denunciati 17. E’ di 20 milioni 419 mila euro il valore degli appalti controllati e per la finanza le somme oggetto di assegnazione irregolare sfiorano i 19 milioni di euro. Sulla spesa previdenziale sono stati effettuati 11 controlli con la denuncia di 26 persone e una frode accertata pari a 275.530 euro. Dalla relazione del generale Aniello emerge, inoltre, che per i reati contro la pubblica amministrazione sono stato compiuti 26 controlli che hanno portato alla denuncia di 68 persone di cui 3 in stato di arresto. In quanto a responsabilita’ per danni erariali si sono contati, sempre nei primi 5 mesi dell’anno, 36 controlli con 63 soggetti segnalati. Il danno erariale ammonta a 13 milioni 906 mila euro con proposte di sequestro pari a 1 milione 593 mila euro.
“I finanzieri – ha aggiunto il comandante nel corso del suo intervento – hanno anche vigilato sull’efficiente e corretta gestione della spesa sanitaria, anche appurando la veridicita’ dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati, dal momento che sono proprio tali comportamenti che generano disavanzi di gestione con conseguente peggioramento della qualita’ delle prestazioni assicurate ai cittadini. Marcata anche l’azione a garanzia delle persone veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l’approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l’accesso alle cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni”.
In tale contesto sono stati eseguiti 87 controlli con irregolarita’ riscontrate in 11 di essi (12,64%). Sette i soggetti verbalizzati. L’operato delle Fiamme Gialle ha consentito da un lato il recupero delle risorse gia’ percepite mediante l’adozione di adeguate misure di aggressioni patrimoniali, ove possibile, e dall’altro di assicurare l’immediata cessazione di indebite erogazioni, cosi’ determinando risparmi per il futuro, a vantaggio di coloro che hanno effettivo titolo a percepirle. “Da segnalare, nel comparto – ha evidenziato il comandante – la fruttuosa collaborazione tra la Corte dei Conti ed il Corpo, unica Istituzione chiamata espressamente dalla legge a fornire contributo operativo alla magistratura contabile. Cooperazione ulteriormente cementata con la recente Legge n. 125/2015 recante ‘Misure urgenti per la legalita’, la trasparenza e l’accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi interessati dal sisma del 6 aprile 2009 nonche’ norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali’, la quale contempla, tra l’altro, controlli specifici della Corte dei Conti anche tramite la Guardia di Finanza, sulla regolarita’ amministrativa e contabile dei pagamenti effettuati e sulla tracciabilita’ dei flussi finanziari ad essi collegati, in particolar modo nell’ambito della ricostruzione privata.
Non ultimo, e’ stata posta massima attenzione nel contrasto alla corruzione ed alla illegalita’ nella Pubblica Amministrazione che costituisce per la Guardia di Finanza un ambito di prioritario interesse operativo. L’impegno nel settore si concretizza nello sviluppo di indagini di polizia giudiziaria per reati contro la P.A. oltreche’ nella collaborazione con l’Autorita’ Nazionale Anticorruzione. Cooperazione recentemente consolidata, a livello centrale, mediante una significativa revisione organizzativa dalla quale e’ scaturita l’istituzione di un Nucleo Speciale Anticorruzione, referente unico, per il Corpo, dell’A.N.A.C., e di specifiche articolazioni – Sezioni/Drappelli Anticorruzione in seno ai Nuclei di Polizia Tributaria collocati nei capoluoghi di regione – con il fine precipuo di soddisfare le esigenze ispettive della cennata Autorita’ nazionale”
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