Giovedì 23 alle 9,30 nella sala del Parlamentino del CNEL prenderanno il via i lavori di un importante simposio internazionale dal titolo “Una Transizione giusta per la nostra Casa Comune: Energia, Lavoro e Sradicamento della Povertà”, organizzato dal WWF e dalla Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV).
L’incontro intende promuovere il dialogo tra diversi attori globali e locali provenienti da Europa, Africa, Asia Orientale e America Latina per aumentare la consapevolezza sulla necessità di applicare una giusta transizione energetica verso il 100% di energie rinnovabili considerando anche le sfide e le opportunità per coloro, lavoratori e comunità locali, che saranno influenzati da una decarbonizzazione globale.
La transizione energetica necessita che venga gestito con attenzione l’impatto occupazionale sui lavoratori e l’impatto economico e sociale sulle comunità più povere, e implica modifiche strutturali più profonde che daranno forma ad un nuovo tipo di società. Per questo occorre avere una visione globale, che non consideri in modo separato le valutazioni economiche, sociali e ambientali. Lo spirito dell’incontro ha trovato diversi spunti nell’Enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, dedicata alla “Cura della Nostra Casa Comune”, nonché negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: entrambi sottolineano infatti i legami inscindibili tra gli aspetti sociali e quelli ambientali.
Nelle intenzioni di WWF e FOCSIV, il convegno dovrebbe delineare quello che una giusta transizione energetica deve portare a tutte le persone in termini di sviluppo economico, sostenibilità energetica e dignità del lavoro.
L’attuale sistema energetico globale è ingiusto. Miliardi di persone vivono senza accesso all’acqua pulita e a fonti affidabili di energia. Le famiglie a basso reddito spendono, in proporzione, una quota maggiore del loro reddito in servizi energetici rispetto alle famiglie a reddito più elevato, così come molto spesso le industrie più potenti godono di tariffe agevolate rispetto alle piccole e medie imprese. Questi due elementi di inequità energetica contribuiscono ad aggravare altri problemi seri come l’ineguaglianza di genere, l’ingiustizia sociale e il degrado ambientale.
Siamo di fronte a una transizione energetica che appare come inevitabile ma che va accelerata per ragioni ambientali – il cambiamento climaticorischia ormai di raggiungere livelli ben difficili, se non impossibili da gestire – e che va gestita con più equità dal punto di vista sociale, assistendo i lavoratori e le comunità locali la cui sussistenza dipende dai combustibili fossili e dalle attività a essi legate, esplorando gli incentivi necessari, i regolamenti e i finanziamenti per aiutare il cambiamento verso modelli di sviluppo più sostenibili..
Ai saluti della presidente del WWF Italia Donatella Bianchi e del presidente di FOCSIV Gianfranco Cattai seguiranno interventi di grande interesse, da quello (in collegamento video) di Erik Solheim, che si appresta a ricoprire il ruolo di nuovo Executive Director dell’UNEP, a Barbara Degani, sottosegretaria al ministero dell’Ambiente. Dal Vescovo emerito di Trento Luigi Bressan a Samantha Smith, leader della Global Climate and Energy Initiative del WWF Internazionale.
Sono previsti anche interventi di esponenti del mondo del lavoro, dall’ILO (Agenzia ONU che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne) all’ITUC (Confederazione sindacale internazionale), al segretario confederale di una realtà italiana in cui una centrale a carbone deve essere chiusa (e va riconvertita verso la green economy). Ai diversi panel parteciperanno anche esponenti di rilievo del mondo della finanza, delle istituzioni, delle ONG internazionali, delle imprese, tra cui Sofidel membro del programma Climate Savers.
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