Anche l’Italia è coinvolta nel nuovo ‘rinascimento’ della ricerca farmaceutica. Nel 2015 gli investimenti nel Paese in questo settore sono stati di 1,4 miliardi (il 7% del totale in Italia), gli addetti hanno raggiunto quota 6.100 (il 52% sono donne) e le imprese hanno contribuito con 700 milioni agli studi clinici presso le strutture del Servizio sanitario nazionale. Negli ultimi due anni gli investimenti in ricerca e sviluppo sono quindi aumentati del 15%, le domande di brevetto cresciute del 54% lo scorso anno e più di 300 prodotti biotech sono in sviluppo. È quanto emerso oggi a Roma in occasione dell’Assemblea pubblica di Farmindustria dal titolo ‘Imprese del farmaco e ricerca.
L’innovazione che cambia la vita’, in corso presso il Teatro Argentina. “Per quanto riguarda l’occupazione- hanno fatto sapere da Farmindustria- nel 2015 gli addetti nella farmaceutica sono aumentati dell’1%, soprattutto in produzione e ricerca (+3%), arrivando a 63.500. I nuovi assunti sono stati 6mila, il 20% in più rispetto ai 5 anni precedenti. E la metà sono under 30, a dimostrazione che le imprese guardano al futuro scommettendo sull’entusiasmo dei giovani”. Quanto alla produzione, questa ha registrato un balzo in avanti “di oltre 30 miliardi- hanno proseguito- grazie alla forza trainante dell’export (22 miliardi, pari al 73%). Esportazioni che dal 2010 sono cresciute del 57% rispetto a una media dei Paesi Ue del 33%”. Gli investimenti, infine, sono arrivati “a 2,6 miliardi (1,4 in ricerca e sviluppo e 1,2 in produzione), con un aumento del 15% (Dire)
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