L’Aquila: Festa nazionale della creatività

La Festa della Creatività è stata ideata nel 1999 dallo psichiatra Vittorio Cei che così la presenta: “la creatività che vogliamo promuovere è una relazione umana caratterizzata da una serie di elementi, tra cui sono fondamentali: L’empatia (quindi la comunicazione di emozioni profonde); L’integrazione ( che unisce elementi diversi e polarità opposte senza annullare le specificità individuali, in […]

La Festa della Creatività è stata ideata nel 1999 dallo psichiatra Vittorio Cei che così la presenta: “la creatività che vogliamo promuovere è una relazione umana caratterizzata da una serie di elementi, tra cui sono fondamentali:

L’empatia (quindi la comunicazione di emozioni profonde);

L’integrazione ( che unisce elementi diversi e polarità opposte senza annullare le specificità individuali, in un arricchimento reciproco e creativo);

La tolleranza (che accetta e valorizza ogni tipo di diversità);

L’armonia (che riesce a creare una meravigliosa sintonia tra tutti gli elementi più disparati).

Questi fattori caratterizzano sia l’attività creativa di un grande artista sia quella di un insegnate o di un cuoco creativi. Sono questi elementi che danno un valore aggiunto alla creatività umana e le conferiscono un ruolo determinante nel benessere psicofisico di tutti noi nel progresso della società. La creatività, come dice Daniel Goleman (psicologo, grande esperto di intelligenza e di creatività), è “molto più di un’intuizione occasionale o di uno sfogo di eccentricità”, “in ogni caso novità e utilità non bastano”, proviene da una fonte più profonda che non il pensiero innovativo.”

Gli obiettivi principali della “Festa della Creatività”:

Promuovere un concetto di creatività umana vera e veramente utile per tutti noi e per il progresso della società;

Contribuire ad individuare e rimuovere i fattori che bloccano la naturale capacità umana di vivere relazioni creative con sé stessi, con gli altri e con il mondo;

Contribuire ad individuare e sviluppare i fattori che facilitano la vera creatività umana;

Contribuire ad affrontare e risolvere le gravissime conseguenza che derivano dal blocco della creatività umana e causano enormi danni alla salute delle singole persone e alla società tutta;

Individuare, riconoscere e valorizzare le iniziative esistenti caratterizzate da relazioni creative, soprattutto quelle meno appariscenti e spesso misconosciute o sottovalutate;

Contribuire a diffondere, a sviluppare e ad avviare relazioni creative in ogni campo della nostra vita quotidiana, non soltanto nei contesti più ovvi e abituali;

Poiché gli obiettivi e le tematiche sono così rilevanti la “Festa della Creatività” non può ridursi ad un semplice spettacolo o ad una sagra di paese o ad uno dei tanti festival del bricolage. E non si può limitare ai pochi giorni dell’evento in sé ma costituisce tutto un percorso impegnativo, precedente l’evento e successivo ad esso, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.

E lo stesso evento si presenta abbastanza complesso, essendo nello stesso tempo:

Un evento culturale e formativo (conferenze, tavole rotonde, seminari e corsi di formazione);

Una rassegna di spettacoli (teatro, cinema, musica, danza, ecc.);

Una mostra di opere e prodotti di ogni tipo (pittura, scultura, artigianato, industri ecc.);

Una serie di laboratori dal vivo e workshop su tecniche innovative in diversi settori che sono (riabilitazione psicosociale, arti varie e attività sociali ecc.).

E tutto l’insieme, in ciascuna delle sue componenti, in ogni suo minimo dettaglio, è finalizzata a promuovere e valorizzare le relazioni umane creative come strumento fondamentale per la salute psicofisica e per l’integrazione di tutte le forme di diversità (psichica, fisica, culturale, sessuale, razziale, etnica, religiosa, ideologica ecc.).

 

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