In meno di dieci anni le famiglie italiane hanno investito 28 miliardi di euro (+12% in un anno)per ridurre gli sprechi e rendere piu’ efficienti le loro abitazioni: 2.5 milioni di interventi di riqualificazione energetica tra il 2007 e il 2015. E’ quanto emerge dal quinto rapporto sull’efficienza energetica, presentato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico dall’Enea. Complessivamente, nel periodo 2005-2015, con le misure per l’efficienza energetica sono stati risparmiati quasi 10 Mtep l’anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e 3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili. Dal rapporto emerge come l’Italia abbia raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano nazionale di efficienza energetica 2014.
Tra gli strumenti piu’ efficaci si sono rivelati i certificati bianchi, le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, gli ecobonus. “La situazione e’ buona- dice Federico Testa, presidente Enea- sicuramente migliore di tanti Paesi con cui ci confrontiamo, pero’ c’e’ ancora molto da fare. Ora bisogna ragionare sul futuro e capire cosa fare per rimuovere tutti quegli ostacoli che non ci hanno permesso di fare di piu’. L’efficenza energetica ha il vantaggio che, se riusciamo a farla partire, puo’ far avviare una filiera di imprese italiane che producono tutto quello che serve”. “L’Italia pone grande attenzione verso questi temi- dice Roberto Moneta, direttore dell’Unita’ tecnica efficienza energetica dell’Enea- nonostante esistano ancora barriere che limitano il pieno sfruttamento del potenziale di efficienza energetica a disposizione”. (Dire)
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