E’ arrivato a Dacca, in Bagladesh, l’aereo della Farnesina che riporterà a casa le salme dei nove italiani trucidati nella strage di venerdì notte nel locale Holey artisan bakery. L’aereo, con a bordo personale dell’Unità di crisi della Farnesina e dello staff della presidenza del consiglio, era partito ieri pomeriggio da Roma.
La strage terroristica conta 20 vittime. Di queste, nove sono italiane, sette giapponesi, due bengalesi, una indiana e uno americano. Questi i nomi dei nove connazionali che sono rimaste vittime dell’attacco terroristico: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Quest’ultima aveva da poco scoperto di essere incinta. Si è invece salvato Gian Galeazzo Boschetti, marito di Claudia D’Antona, perchè al momento dell’attacco era uscito in giardino per una telefonata. Tra le vittime, alcuni vivevano lì da tanti anni, altri facevano avanti e indietro dall’Italia per lavoro. Si conoscevano tra loro, quasi tutti erano impiegati nel settore del tessile ed era frequente incontrarsi nel ristorante preso d’assalto dai terroristi come in altri locali di Dacca.
Il commando terroristico, composto da almeno cinque uomini, è entrato nel locale alle 9 di sera al grido di “Allah Akbar” (“Allah è grande”) e ha cominciato a sparare. Gli ostaggi sono stati tenuti sequestrati per 10 ore. Le vittime sono state uccise in modo barbaro, anche con armi da taglio (si parla di coltelli e machete), dopo essere stati ‘interrogati’ dai terroristi che volevano sapere chi fosse in grado di recitare il Corano. Dettagli, questi, che sono stati raccontati da uno degli ostaggi che sarebbe riuscito a inviare sms di nascosto all’esterno.
Una rivendicazione dell’Is è arrivata all’agenzia stampa del Califfato, Aamaq, ad attacco ancora in corso. Ma sulla sua attendibilità non ci sono conferme. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato all’alba: sono intervenuti 200 uomini e lo scontro a fuoco è stato molto violento.(Dire)
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