“Sulla devastazione della sanita’ pescarese non ammettiamo ne’ bugie ne’ mistificazioni: giovedi’ mattina alle 10 si terra’ la riunione della quinta Commissione regionale Salute nella quale il direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale Mascitelli e il direttore del Dipartimento Muraglia dovranno portare le carte definitive inerenti la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza dove sara’ chiarito finalmente quali sono i Pronto Soccorso abruzzesi che chiuderanno, e su Penne e Popoli faremo volare le sedie.
E’ assurdo e falso affermare che nel piano di ridistribuzione dei posti letto ‘Pescara fara’ la parte del leone’: la verita’ e’ che Pescara si prepara a esplodere visto che al nostro ospedale verranno dati 94 posti letto in piu’, ma senza aumentare il numero dei medici, senza opere per garantire il potenziamento dei reparti e soprattutto dopo la chiusura di ben due ospedali”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri annunciando il vertice previsto per giovedi’ 7 luglio, in vista, peraltro della seduta del Consiglio regionale straordinario richiesto sulla problematica.
“Sulla sanita’ abruzzese e pescarese il governatore D’Alfonso e l’assessore Paolucci hanno semplicemente applicato una politica ghigliottina, smantellando reparti, centri di eccellenza, chiudendo ospedali strategici e con bilanci in ottimo stato, tagliando il diritto stesso alla salute dei cittadini, e su tale operazione scellerata non consentiremo menzogne ne’ verita’ edulcorate – ha avvisato il capogruppo Sospiri -. Oggi poi l’ultima follia, ovvero che l’ospedale di Pescara avra’ 94 posti letto in piu’, dunque ha avuto piu’ fortuna degli altri territori: peccato che l’assessore Paolucci abbia dimenticato di ricordare che quei 94 posti letto in piu’ determineranno solo l’esplosione dell’ospedale di Pescara visto che fanno il paio con la chiusura degli ospedali di Penne e Popoli e visto che, a fronte della scomparsa di interi reparti, nel nosocomio di Pescara non sono previste opere di potenziamento ne’ nuovi medici ne’ un rinforzo del personale. Dunque mettere dentro altri malati senza unita’ professionali capaci di fronteggiare i flussi significa semplicemente determinare il collasso consapevole e voluto del nostro nosocomio, altro che vantaggio o ‘parte del leone’.
A questo punto crediamo sia giunto il momento per il Pd di scoprire le carte, senza piu’ false letture o farsesche interpretazioni tipiche della giunta D’Alfonso. Da giovedi’ – ha rimarcato Sospiri – tutti gli abruzzesi avranno modo di sapere quali strutture resteranno dotate di un Pronto Soccorso operativo ventiquattro ore su ventiquattro e quelle in cui non ci sara’ piu’ un Pronto soccorso H24, chiusi e sostituiti con postazioni del 118. E ovviamente sul ‘caso’ di Penne e Popoli siamo pronti a dare battaglia sia in Commissione, ma soprattutto in Consiglio regionale. I cittadini devono capire che quello che nel politichese dalfonsiano viene chiamato ‘riconversione’ da ospedale di primo livello a ospedale di area disagiata, appunto quello di Penne – ha sostenuto infine il capogruppo – in realta’ significa che i pazienti d’ora in avanti per farsi curare, soprattutto in caso di emergenze, come un infarto o un ictus, dovranno arrangiarsi, ovvero farsi portare sino a Pescara e sperare nella salvezza”.
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