E’ di questi giorni la notizia che Luciano Alessandrini, padre della consigliera comunale di Pescara Erika Alessandrini, abbia sollevato il problema relativa alla presunta ‘Moschea’ di via Pisa. In una lettera di qualche giorno fa lamentava, a nome dei residenti, fra le altre cose, che addirittura alcuni membri dell’associazione culturale islamica ‘apostrofassero come razzisti coloro i quali li invitano a lasciare libero il passaggio d’accesso allo stabile’. Un serio problema di ordine sociale.
I residenti poi, si dimostrano anche esperti rispetto alle normative riguardanti l’agibilita’ dei locali, le condizioni di sicurezza e l’igene. A tal proposito intendo rinfrescare la memoria a questi preoccupati cittadini”. Ad intervenire sulla vicenda e’ Roberto Ettorre, coordinatore comunale di Sel. La sua nota, inoltre, e’ sottoscritta da Daniele Licheri, coordinatore provinciale Sel Pescara, Daniela Santroni, consigliera comunale capogruppo Sel al Comune di Pescara e Ivano Martelli, consigliere comunale Sel Pescara.
“A tal proposito – spiega Ettorre – ricordo il pronunciamento del Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza 27 ottobre 2011 n.5778 nel quale viene chiaramente esplicitato che non vi e’ necessita’ del cambio di destinazione dell’immobile in ‘edificio di culto’ qualora il luogo si presti anche ad attivita’ culturali e, tra gli altri scopi, organizzi anche preghiere individuali e collettive. Ovvero che non eserciti in maniera esclusiva e aperta al pubblico l’attivita’ di culto. Il comunicato del presidente dell’Associazione Culturale conferma questo fatto, avendo scritto che all’interno della sede di via Pisa vengono esercitate prevalentemente attivita’ culturali. Un’altra serie di pronunciamenti giurisprudenziali – prosegue il coordinatore di Sel – hanno sancito come il fatto che all’interno di un centro culturale vi si svolgano anche preghiere collettive (purche’ riservate ai soli iscritti all’associazione) non costituisca di fatto un obbligo al mutamento di destinazione d’uso dell’immobile. Resta intesto che e’ necessario preoccuparsi delle condizioni igenico-sanitarie e di sicurezza di tutti i locali in cui si svolgono attivita’ che prevedono un flusso di persone; resta in capo ai rappresentanti legali delle medesime preoccuparsi del rispetto delle normative in materia.
Come Sinistra Ecologia Liberta’ – Sinistra italiana Pescara, raccogliamo e facciamo nostro inoltre l’invito del presidente dell’associazione, e prossimamente andremo personalmente a visitare i locali e incontrare le persone che li’ svolgono le attivita’ culturali e di preghiera. Insomma, in Italia, a Pescara, alcuni stentano ancora a riconoscere con formula piena la liberta’ di associazionismo culturale e religioso, nascondendosi dietro pretese di rispetto della ‘legge’. Pescara – conclude Ettorre – e’ una citta’ multietnica, multireligiosa e multiculturale, sarebbe molto saggio preoccuparsi di renderla accogliente anche per persone di fede differente da quella cattolica, per esempio, attraverso l’individuazione di locali pubblici dove potervi svolgere funerali laici o atei. Proposta peraltro avanzata dai consiglieri comunali di Sel-Si a Pescara all’amministrazione comunale”.
[…] “Moschea” Pescara: Sel Pescara fa “chiarezza” su immobile […]
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