Taglio del nastro venerdì 15 luglio (ore 18) al castello di Murlo, nel senese, per Bluetrusco, l’unico festival dedicato alla cultura etrusca. Si comincia con l’inaugurazione della mostra “Un tempo ritrovato. La riscoperta di Murlo”, sui cinquant’anni di scavi che si sono succeduti a Poggio Civitate (quest’anno la ricorrenza) e di una mostra di pittura dedicata al Blu. Si continua con una conferenza di Alessandro Naso, professore di Etruscologia e antichità italiche all’Università degli Studi di Napoli Federico II, direttore dell’Istituto per il Mediterraneo antico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR): l’archeologo più adatto per illustrare la storia degli Etruschi nell’ambito delle dinamiche mediterranee, in un concetto di mescolanza tra popoli e culture di grande attualità. Dopo la cena in piazza e nei ristoranti convenzionati (a partire da 15 euro), ecco un omaggio alla “blue note”, che ispira il nome del festival, vista la passione tutta etrusca per la musica. Suonano (intorno alle 22) Giulio Stracciati e Matteo Addabbo.
La mostra fotografica offre sensazionali immagini di operai murlesi e archeologhe svedesi, studiosi americani e persino il re Gustavo di Svezia in visita: lo spaccato di una comunità in continua evoluzione, intorno alle forti origini etrusche e medievali. Le foto, stampate su suggestive vele lungo le strette vie del castello e in grande formato all’interno del museo, fissano un’epoca che sembra lontana anni luce. C’è poi la mostra “Qualcosa di blu” a cura dell’associazione di artisti “Ali” e la fiera del libro archeologico.
Bluetrusco, in sintesi, è 70 ospiti, 35 eventi, 12 concerti, 3 mostre, 1 fiera del libro, 1 museo, 1 Notte blu. Ogni fine settimana prevede visite guidate, laboratori, escursioni (anche per i bambini). E dal pomeriggio, tra il venerdì e la domenica, è sempre in programma una conferenza intorno alle 19, con spettacoli ed eventi culturali nel dopocena. Tra gli ospiti, David Riondino, Grazia di Michele (con il suo ultimo disco “Il mio blu” e la sua narrazione di popoli e arte), grandi nomi del jazz (da Glenn Ferris, trombonista di Frank Zappa, Stevie Wonder e Duran Duran, ad Ares Tavolazzi), importanti personaggi della cultura e dell’archeologia (impossibile citarli tutti), ma anche gli abitanti del posto che danno vita a veglie di tradizione contadina, a mostre e concerti. Ognuno porterà una riflessione su un’antica civiltà usando argomenti, strumenti, punti di vista contemporanei, in un luogo deve gli abitanti sono stati studiati per la presunta correlazione del loro Dna con quello dell’antico popolo. Per informazioni: www.bluetrusco.land
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