“Nessun paese può ritenersi a rischio zero. Questo è un modo di colpire è subdolo”. Lo ricorda il ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervenendo a Uno mattina, a proposito del rischio attentati anche in Italia. “L’appello terminale fatto dai responsabili del califfato a colpire quelli che chiamano gli infedeli in tutti i modi, anche lanciando un’auto contro la folla, purtroppo lo abbiamo letto. Ci si difende con un controllo attento di tutti coloro che possono essere persone sospettate“, aggiunge Pinotti.
Il terrorismo, ricorda il ministro, “è subdolo. Una difesa sempre preventiva può essere difficile. Il lavoro che facciamo è serissimo, il fatto che oggi ci siano più di 7.000 militari che sorvegliano luoghi sensibili, fa parte di una strategia di controllo. Il lavoro è serio, la preoccupazione è anche alta. Non abbiamo altre strade che continuare a fare quello che stiamo facendo: fermarli laddove hanno formato uno stato, in Iraq e in Siria, e fortunatamente ci sono successi militari, ma in questo momento sappiamo che la prevenzione deve essere ancora più forte, perchè il rischio è che laddove perdono terreno nel campo militare possono riversarsi maggiormente con attacchi terribili come quelli che sono accaduti questa notte”. (Dire)
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