“Tristezza, amarezza, incomprensione di quanto è accaduto”. Sono i sentimenti espressi, in un’intervista all’agenzia Dire, da Otmane Aissaoui presidente dell’Unione dei Musulmani delle Alpi Marittime e imam di Nizza. “Tra le vittime e i feriti, abbiamo avuto tanti nizzardi di religione musulmana” aggiunge, e ricorda che la sua organizzazione ha lanciato oggi un appello forte a donare il sangue e a organizzare una preghiera per tutte le vittime. A chi accusa la comunità musulmana francese di non prendere posizioni abbastanza forti sul terrorismo, Aissaoui risponde: “Sono parole fuori luogo, i musulmani sono coscienti delle problematiche che esistono anche in seno alla gioventù. Ci sono fattori molto complessi e, in questo, il rapporto con Facebook e Twitter gioca un ruolo importante. Chi compie atti terroristici, comunque, è una minoranza che condanniamo fermamente“.
Sulla reazione del governo di Hollande, che ha deciso di prolungare lo stato di emergenza nel Paese, afferma: “Il governo ha certamente più elementi di noi, ci fidiamo se ritiene che lo stato di urgenza vada nella direzione della sicurezza dei nostri concittadini. Raccomandiamo di non cadere nella trappola della stigmatizzazione dei musulmani e di vigilare sull’unità della nazione e la convivenza pacifica tra tutti i francesi”. (Dire)
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