Era il 30 luglio 1986, Greenpeace apriva un piccolo ufficio a Roma. Da allora l’organizzazione non ha mai smesso di crescere e in Italia conta oggi 77 mila sostenitori, oltre 600 mila cyberattivisti e una trentina di gruppi locali in tutta Italia. Non abbiamo mai abbandonato il nostro Dna e ci battiamo in Italia e nel mondo per le foreste, gli oceani, l’agricoltura sostenibile, le energie pulite, contro il cambiamento climatico e l’inquinamento, per un futuro di pace.
Da sempre preferiamo agire invece di parlare. Per questo scegliamo di far parlare le immagini. Fino al 28 luglio al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, di Roma (via Guido Reni, 4 ) si tiene la mostra fotografica “30 ANNI E NON METTIAMO LA TESTA A POSTO”, che sarà esposta in seguito in alcune città italiane.
Per dirla col fotografo della Magnum Josef Koudelka, “Se una foto è buona racconta molte storie diverse”. E c’è tutto il mondo di Greenpeace in queste foto. Ci sono i volti degli attivisti arrampicati sulle ciminiere, dei volontari e dei sostenitori che marciano in piazza per un futuro migliore, ma anche delle persone insieme alle quali e per le quali conduciamo le nostre battaglie, come gli apicoltori in difficoltà per i pesticidi immessi nell’ambiente o le vittime dell’inquinamento industriale.
Sempre a Roma, all’Isola Tiberina, nell’ambito della rassegna “L’Isola del Cinema”, martedì 26 luglio, alle 21,15, ci sarà la possibilità di conoscere la storia della fondazione di Greenpeace in Canada 45 anni fa. Verrà proiettato gratuitamente il film “How to change the world”, che ha vinto diversi premi cinematografici, sia al Festival Cinemambiente di Torino che al prestigioso Sundance Film Festival statunitense.
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