Ileana Argentin, deputata del Partito Democratico, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente del’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Ileana Argentin ha detto la sua sulla polemica scatenata dal commento su tripadvisor di un utente che lamentava l’eccessiva presenza di disabili in un villaggio vacanze: “E’ una roba vergognosa e incommentabile. Immaginare una persona adulta che vede la diversità e la disabilità come un pericolo per il proprio figlio fa pensare molto a come poter abbattere le barriere mentali che esistono.
Io penso comunque che il figlio possa essersi solo appagato dalla vista dei disabili, perché avendoci un padre del genere si sarà arricchito sicuramente. C’è n’è tanta di questa gente purtroppo. Ieri un capitano di una nave non ha fatto salire un disabile, una persona in carrozzina, perché ha detto che gente così non la vuole perché la gente in vacanza non deve vedere brutture come noi disabili. Io ho cinquant’anni, quando tanti anni fa mio padre e mia madre mi portavano negli stabilimenti balneari vicino Roma o a Fregene, le altre mamme dicevano che i bambini si rattristavano vedendo me che ero una bambina in carrozzina.
Mia madre giustamente chiamò la polizia, perché cercavano di buttarci fuori dallo stabilimento. Bisogna fare questo. Bisogna chiamare la polizia. Questa gente merita sanzioni, perché non si rende conto che il mondo è composto da gente diversa”.
Ileana Argentin ha parlato anche della strage che c’è stata in Giappone, dove un giovane ha ucciso una ventina di ragazzi disabili: “Lui era stato licenziato da questo centro e un po’ per ritorsione e un po’ perché non ne poteva più dei disabili ha ucciso. Mi ha sconvolto il fatto che non se ne parli. Se muore una persona qualunque nel nostro Paese gli si dedica la prima pagina. Muoiono venti disabili e nessuno ne parla. Perché se si tratta di disabili ammazzati finiscono in quarta o in quinta pagina? E’ un atteggiamento ingiustificabile, come a dire sono morti ma tanto erano disabili. Come se la morte di un prete facesse più notizia della morte di venti disabili. E il prete, poverino, che Dio lo abbia in gloria, aveva 90 anni.
Tra i disabili ammazzati in Giappone c’erano persone giovanissime. Ragazzi di 15 o 17 anni. Nessuno pensa siano vite umane come quelle degli altri. In questo periodo con questa forma di allarme che abbiamo ogni giorno non capisco perché la tragedia che c’è stata in Giappone non c’è stata raccontata”.
Lascia un commento