Siamo sbigottiti, stupiti e arrabbiati, come dovrebbero esserlo tutti gli abruzzesi, che amano il loro territorio, ora ci sembra chiaro, più di coloro che lo amministrano. Il progetto Toto è devastante, basterebbe pensare solo alla doppia galleria tra Parco nazionale d’Abruzzo Lazio Molise e Roccaraso, al tunnel sotto la Montagna Grande e il Genzana (riserva della Regione Abruzzo).Si ripercorrono vecchi errori che porteranno l’impoverimento di quei territori che si vedranno scavalcati e allontanati: Valle del Giovenco, Gole del Sagittario e Alto Sangro. Non si pensa ad un miglioramento delle reti di collegamento pubbliche, non ad una mobilità sostenibile, non a rendere efficiente il trasporto ferroviario o le autolinee pubbliche ma , come sarebbe potuto avvenire 50 anni fa ad diminuire ( inutilmente e neanche sicuramente) di pochi minuti una percorrenza devastando tutto ciò che esiste intorno. Ci sentiamo fin da ora a perorare la candidatura al premio ATTILA 2016 del signor Toto e del presidente D’Alfonso.
L’impatto incredibile sull’intero acquifero della Regione Abruzzo, nostro patrimonio con cui ci dissetiamo, che alimenta fiumi e sorgenti utili con cui abbiamo fatto grande l’industria agroalimentare e l’agricoltura, sarà distruggente. Il tutto senza ascoltare i territori, gli Enti preposti alla tutela dell’ambiente, senza studi approfonditi, dimostrando nessun amore verso l’Abruzzo. Crediamo che il signor Toto abbia già molto da pensare per far funzionare il tratto di autostrada che gestisce, per altro rendendola uno dei tratti autostradali più costoso d’Italia, che occuparsi di cementare una regione.
“Siamo molto arrabbiati, e non lasceremo nulla d’intentato. Abbiamo saputo difendere il Gran Sasso da ulteriori stupidi trafori; questa battaglia sarà più grande e più importante.” Afferma Massimo Fraticelli resp. Parchi dell’ass. Mountain Wilderness Abruzzo – Molti consiglieri regionali, molti “ex politici” che oggi hanno incarichi nelle segreterie di assessori e nella segreteria del presidente D’Alfonso, erano con noi nella battaglia contro il terzo traforo. Ci aspettiamo che dicano qualcosa. Non si può essere “per la tutela dell’ambiente” e “devastatori” al tempo stesso.
Non si può sempre guardare alle proprie convenienze. Ci aspettiamo che ogni consigliere regionale, sindaco, amministratore piccolo o grande che sia esprima il suo dissenso più ampio e chiaro verso questo sciocco e devastante progetto. Ora conosceremo chi ama l’Abruzzo e chi no” Da oggi gli abruzzesi si ritengano mobilitati, è necessario l’apporto di tutti per fermare un progetto che cambierà il volto dell’Abruzzo e lo condannerà ad una involuzione economica e sociale fortissima.
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