La miniera di Bois du Cazier 60 anni fa. Tragedia sul lavoro che l’8 agosto 1956 murò, a 1035 metri di profondità, 262 uomini dei quali 60 abruzzesi, provenienti dai comuni di Manoppello, Lettomanoppello, Farindola, Turrivalignani, alcuni così giovani da non andare più in là dei 16 anni. Una tragedia “scolpita nel sangue e nel carbone”, come ha spiegato la coordinatrice del progetto “La memoria di Marcinelle”, Annacarla Valeriano, un’articolata iniziativa, fortemente voluta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, per “il dovere di ricordare ciò che è accaduto – ha spiegato il consigliere, Camillo D’Alessandro – e con la consapevolezza che ancora tragedie continuano ad avvenire.
Si tratta di riscostruire la nostra storia più vera e più dura, la nostra identità regionale. Tanti abruzzesi hanno lasciato per sempre le loro famiglie per quel pane che non c’era”. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, che si è svolta a Pescara, si sono alternati tutti i protagonisti delle quattro giornate di eventi, previsti dall’1 al 4 agosto, che si svolgeranno in modo itinerante nei comuni che hanno pagato il tributo in termine di vite umane. Prevista la partecipazione di prestigiosi ed autorevoli ospiti tra i quali la principessa Astrid del Belgio, delegata dal re Filippo, e della presidente della Camera, Laura Boldrini. E ancora dell’ambasciatore del Belgio in Italia, Patrick Vercauteren Drubbel e del sindaco di Mons, l’ex premier Elio Di Rupo. Si comincia lunedì 1 agosto dove a Manoppello, nella sala del Consiglio comunale, la principessa Astrid sarà accolta in seduta solenne. Il sindaco, Giorgio De Luca, ha ricordato i gemellaggi stretti già da tempo con il Belgio a “ricordo di una tragedia simbolo dell’emigrazione italiana”.
Quindi a Pescara (Aurum), nella sala Barbella, Astrid del Belgio inaugurerà la mostra “L’altra Marcinelle”, a cura di Enrica Buccione e Max Pelagatti, sostenuta dalla Fondazione Pescarabruzzo. Mostra già presentata al Parlamento europeo e che, come ha spiegato il direttore generale, Nicola Mattoscio, “riafferma i principi fondamentali e costitutivi dell’Abruzzo moderno e democratico”. Dopo il convegno, nel piazzale Michelucci dell’Aurum, (ore 20.00) è previsto il concerto “Les Ritals. Requiem alla memoria delle vittime di Marcinelle”, a cura dell’orchestra sinfonica Casella dell’Aquila, diretta dal maestro Giandomenico Piermarini. Cento musicisti, due soprani, un tenore e due attori recitanti “racconteranno la storia di emarginazione” degli abruzzesi in Belgio. Lo stesso concerto sarà riproposto a settembre in Belgio.
Momento non meno toccante, tra gli altri che si succederanno poi nelle giornate di martedì 2 e mercoledì 3 agosto, sarà quello previsto a Serramonacesca dove nella piazza, già da stamattina, è stata collocata la statua dedicata “Ai minatori di Marcinelle”, che sarà inaugurata il 4 agosto dal presidente della Camera, Laura Boldrini. “Statua posta nelle braccia della Maiella – ha spiegato un commosso presidente dell’Associazione Vittime di Bois Du Cazier, Nino Domenico Di Pietrantonio, perché “la Maiella è nostra madre ed è giusto riportare tutti questi figli d’Abruzzo nelle sue braccia. Dove la memoria finisce non c’è più storia”, ha ammonito. Alla conferenza sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, per il quale “la presenza delle vedove di quella tragedia è il vero punto di riflessione per comprendere tutta la storia abruzzese successiva”. Secondo il sindaco di Lettomanoppello, Giuseppe Esposito, per “Marcinelle passa un futuro più sicuro per le nuove generazioni”; Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola, dice che “c’è l’orgoglio per i tanti farindolesi armati di coraggio e che hanno garantito lo sviluppo economico della nostra regione”. Tutto il programma delle quattro giornate potrà essere consultato sul portale regionale www.regione.abruzzo.it.
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