Nel secondo trimestre 2016 cresce il fabbisogno finanziario delle imprese del terziario il cui indicatore congiunturale passa da un valore di 39,6 a 40,9. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Credito Confcommercio (OCC) sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2016 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.
Se da un lato rimane sostanzialmente invariata la quota di imprese che si recano in banca per chiedere un fido, un finanziamento o per rinegoziare un fido o un finanziamento (22,1% contro il 22% del trimestre precedente), dall’altro si registra una leggera flessione della percentuale di quelle che lo ricevono secondo l’ammontare desiderato (sono il 38,2% contro il 38,7%), quota che, comunque, conferma un trend di recupero collocandosi sul livello di meta’ 2012; in ogni caso, la percentuale di imprese effettivamente finanziate e’ pari all’ 8,4% (contro l’8,5% del trimestre precedente).
Quasi 1 impresa su 4, inoltre, pur avendo bisogno di credito, evita di chiederlo a causa della scarsa fiducia nella situazione economica, per il timore di vedere respinta la propria richiesta, o perche’ preferisce rivolgersi ad altre fonti di finanziamento. Si tratta della cosiddetta “domanda inespressa” che, sommata a quel 22,1% di imprese che hanno richiesto un finanziamento (“domanda espressa”), porta al 46,4% la domanda “potenziale” complessiva di credito bancario.
Insomma, sono sempre piu’ numerose le imprese che ricevono il credito con un ammontare inferiore a quello richiesto o che non lo ricevono affatto, certificando una prima preoccupante inversione di tendenza negativa sul fronte delle erogazioni da parte delle banche.
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