Cresce il prodotto interno lordo, in Abruzzo, ma diminuisce il numero degli occupati. Questa la fotografia che emerge dall’analisi della Cisl Abruzzo Molise, guidata da Maurizio Spina, che oggi, con il supporto dell’economista Pino Mauro, ha indicato le strade da seguire lanciando una serie di suggerimenti e appelli.
E’ “positivo”, per Mauro, che ci sia stato (in base all’ultimo dato della Svimez) un aumento del prodotto interno dell’Abruzzo del 2,5 per cento, a fronte di una crescita nazionale dello 0,8 per cento, mentre e’ “negativo” il dato occupazionale in base al quale nel primo trimestre del 2016 l’Abruzzo ha perso il 2,5 per cento degli occupati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati Istat). Questo vuol dire, ha commentato Mauro, che “abbiamo una situazione economica a due velocita’: da una parte c’e’ l’industria che cresce e dall’altra il terziario che non riesce ad aggrapparsi alla ripresa in atto. Se la grande industria, specie le multinazionali, si presenta molto competitiva, fa innovazione, ha dimensioni adeguate ed e’ presente sui mercati internazionali, la piccola non riesce a fare massa critica per dar vita a investimenti e innovazione”.
La negativita’ nel terziario e’ legata alla “domanda interna: le aspettative sono incerte, da parte delle famiglie, e si risparmia anziche’ consumare. Si risparmia sugli investimenti, cioe’ sulla domanda di capitali, e questo rallenta il processo di crescita”. Per Mauro e’ necessario agire “subito” per “arricchire la situazione economica regionale con nuovi protagonisti” e non si puo’ che puntare sul “capitale territoriale e cioe’ il turismo e l’ambiente, da collegare all’altro segmento forte che e’ l’industria”.
Le proposte della Cisl sono diverse. Il rappresentante del sindacato, Spina, chiede, ad esempio, che il lavoro venga sostenuto con l’adozione di politiche attive, la costituzione dell’Agenzia regionale per l’Impiego e il rinnovo del progetto Garanzia giovani. Quanto al Masterplan Abruzzo il sindacato sollecita l’invio dei 77 progetti infrastrutturali (per 375 milioni) nel 2016/2017 e, in relazione al Patto per lo sviluppo, ritiene opportuno avviare i 32 progetti per l’economia e il lavoro (per un importo di 254 milioni) da realizzare sempre negli anni 2016/2017. Vanno poi attratti nuovi investimenti sottoscrivendo un’intesa con la Regione e su questo punto la Cisl sollecita un bando. “Attendiamo di essere convocati dalla Regione – ha detto Spina – e credo che debba scendere in campo e impegnarsi anche Confindustria”.
Le altre proposte del sindacato riguardano la pressione fiscale locale, che deve ridursi per riportare l’Abruzzo ad un livello competitivo e per rilanciare i consumi, e l’avvio dei progetti per le piccole e piccolissime imprese per cio’ che riguarda internazionalizzazione, ricerca e credito previsti nel Patto per lo Sviluppo. Da rifinanziare, poi, il bando sulla costituzione di reti di ricerca per favorire la crescita dimensionale e vanno messi in rete tutti i soggetti operanti in Abruzzo sulla internazionalizzazione con il coordinato dell’Ice, l’Agenzia nazionale per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione. Altre proposte riguardano le riforme che vanno “continuate”, a partire dalla unificazione dei centri di ricerca regionale, e “completate” per cio’ che riguarda trasporti, Consorzi industriali e sanita’. Ultimo punto: la riorganizzazione delle partecipate della Regione e degli Enti locali. Spina, infine, ha messo l’accento in particolare sulla necessita’ di “accelerare la riforma del collocamento che al momento e’ in stand by”.
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