Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente della Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, in merito al terremoto che ha colpito alcuni comuni del reatino.
“La Regione è al lutto, con le bandiere a mezz’asta –ha affermato Smeriglio-. Stiamo continuando ad affrontare l’emergenza, continuiamo a lavorare sulle questioni legate alla Sanità, alla Protezione civile, alla viabilità. L’unico appello importante che facciamo è quello sulla raccolta di sangue. Abbiamo montato una struttura mobile davanti la sede della Regione, c’è stata una risposta formidabile: oltre 2000 sacche di sangue già raccolte. Sono ben accetti contributi economici, come ha già fatto la Regione che ha aperto un conto. Nella tragedia enorme che purtroppo continuerà a crescere nei numeri, la reazione dei volontari, dei professionisti, di tutti i corpi dello Stato è stata piuttosto tempestiva. Quei paesi dovranno tornare a vivere dove oggi sono collocati, non ci sarà nessuna new town. Stiamo lavorando fianco a fianco con i capigruppo di maggioranza e opposizione per compattare, dare l’idea di una comunità regionale forte. L’idea condivisa è quella di rispettare le identità di quelle popolazioni, di quei luoghi. Ora stiamo allestendo le tendopoli, poi il passaggio agli Hotel, poi la ricostruzione”.
“L’attenzione a quelle zone è sempre stata massima e il lavoro che stiamo facendo con i due sindaci è spalla a spalla –ha aggiunto Smeriglio-. Zingaretti è sul territorio ininterrottamente da ieri mattina alle 8. Mi pare che la Regione stia rispondendo come si deve. Non dobbiamo commettere errori. In questo momento non servono raccolte casuali di beni di prima necessità perché rischiamo di intasare la macchina. Servono donazioni economiche, oppure chiamare la Protezione civile o la Croce rossa e chiedere a loro cosa serve, non serve fare raccolte casuali. Noi abbiamo stanziato 5 milioni più 1,3 milioni. Il governo sta stanziando 50 milioni. Poi insieme ai due sindaci costruiremo un piano di medio periodo. Serviranno risorse ingenti, ma siamo convinti che assieme al governo si possano ricostruire questi due paesi. Crollo scuola Amatrice? E’ stata inaugurata del 2012, è chiaro che risulta eclatante che sia venuta giù. Immagino che la Procura farà le sue verifiche rispetto alla qualità della costruzione fatta in questo caso. Ma proviamo a non concentrarci sulle polemiche, il nostro compito è concentrarci sull’emergenza e poi sulla ricostruzione”.
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