“Lunedi’ scorso abbiamo presentato i dati sullo stato antisismico delle scuole abruzzesi del sito ministeriale ‘Scuole in chiaro‘, evidenziando come circa il 75% delle scuole della nostra regione non sia a norma! Un dato drammatico, soprattutto in considerazione del fatto che il territorio abruzzese e’ in prevalenza a rischio sismico medio-alto (zone 1 e 2). Questo vuol dire che nella malaugurata ipotesi di un evento sismico importante in orari diurni, la grande maggioranza dei nostri alunni sarebbe esposta a un rischio elevatissimo. Per questo abbiamo presentato l’interrogazione non soltanto al ministero dell’Istruzione, ma anche a quello dell’ Interno per chiedere quali iniziative intenda intraprendere, anche attraverso i prefetti, per accertare e assicurare che gli alunni frequentino scuole adeguate alla normativa antisismica”. Lo afferma il deputato del M5S Gianluca Vacca, firmatario insieme ai colleghi Colletti e Del Grosso dell’interrogazione.
“Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte da parte di tutti gli amministratori in seguito a questo dato, ma purtroppo non si e’ levata nessuna voce. Eppure – proseguono i tre parlamentari – stiamo parlando della sicurezza dei nostri ragazzi, in un territorio che ancora piange i morti di L’Aquila.
Le verifiche degli eventuali danni subiti in seguito all’attivita’ sismica di Amatrice non risolvono il problema di base: la maggioranza delle scuole, stando ai dati ministeriali, non e’ sicura e non potrebbe essere agibile”.
“Un problema ormai annoso che va affrontato con serieta’ e attenzione costanti, non solo in occasione di eventi tragici e sull’onda dell’emotivita’” aggiunge il consigliere regionale Gianluca Ranieri, “motivo per il quale interrogheremo il presidente D’Alfonso su quanto intenda fare, a fronte della mancata adozione di opportune misure di adeguamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici da parte degli enti locali, nonche’ sui provvedimenti che saranno messi in campo dalla Regione per affrontare un problema che si trasforma ogni giorno di piu’ in emergenza”, conclude il consigliere
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