La Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum partecipa per il quarto anno consecutivo, al Festival francescano in programma da oggi a domenica a Bologna, centrato sul tema “Per forza o perdono”. Una presenza che, in questa edizione, si arricchirà di due appuntamenti: una conferenza su Tommaso da Celano e l’esposizione dell’abito religioso di san Massimiliano Kolbe, ex studente della Facoltà.
Proprio nell’ambito del Festival francescano, si terrà la prima presentazione del libro Tommaso da Celano, agiografo di san Francesco, frutto del convegno internazionale svoltosi lo scorso gennaio al Seraphicum. L’appuntamento è in programma oggi pomeriggio, nella sala Tassinari di Palazzo d’Accursio: lo storico Jacques Dalarun – autore del ritrovamento del manoscritto di Tommaso da Celano -, fra Emil Kumka e fra Domenico Paoletti – docenti di Francescanesimo e di Teologia fondamentale al Seraphicum – saranno i protagonisti della conferenza “La vita ritrovata. Un dono per conoscere meglio san Francesco e il suo primo biografo Tommaso da Celano”.
Presso lo stand della Facoltà, allestito in piazza Maggiore, sarà possibile trovare informazioni sulle attività accademico-culturali del Seraphicum, sulle pubblicazioni dei docenti, sulla rivista scientifica Miscellanea francescana e sul mensile San Bonaventura informa. Inoltre, verrà proposto in anteprima il convegno francescano “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso – 800 anni del Perdono di Assisi nell’anno della Misericordia”, in programma il prossimo 4 novembre al Seraphicum.
Quest’anno, ricorrenza del 75° anniversario del martirio di p. Kolbe nel campo di sterminio di Auschwitz, una forte attenzione sarà riservata alla figura di questo frate polacco, ex studente del Seraphicum dove – nel 1917 – fondò la Milizia dell’Immacolata.
A questo proposito, oltre alle pubblicazioni e al materiale divulgativo presente allo stand, fra Raffaele Di Muro, responsabile della Cattedra Kolbiana della Facoltà e presidente della Milizia dell’Immacolata internazionale, ha aderito al Festival mettendo a disposizione l’abito religioso di p. Kolbe che sarà esposto presso la basilica di San Francesco, assieme alle reliquie di san Leopoldo Mandić e di san Pio da Pietrelcina.
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