La richiesta di condanna avanzata oggi al giudice del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, dal sostituto procuratore generale Romolo Como è di tre anni di reclusione. nei confronti di Guido Bertolaso nell’ambito del processo “satellite” alla Commissione grandi rischi.
Guido Bertolaso e’ accusato di omicidio colposo plurimo e lesioni. Nella sua qualita’ di ex capo dipartimento della Protezione civile, all’imputato, l’unico in questo procedimento, viene contestato di aver organizzato una “operazione mediatica perche’ vogliamo rassicurare la popolazione”, come disse in una intercettazione telefonica con l’allora assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati. Fu proprio a seguito di quella telefonata che il 31 marzo 2009 si riuni’ a L’Aquila, in prefettura, la Commissione grandi rischi, a 7 giorni dalla scossa distruttiva del 6 aprile. Nel procedimento principale i 7 esperti della Commissione, organo consultivo della presidenza del Consiglio dei ministri, sono stati a loro volta processati per aver rassicurato gli aquilani sottovalutando il rischio sismico. Condannati in primo grado, sono stati assolti in Appello e poi in Cassazione ad eccezione dell’ex numero 2 di Bertolaso, Bernardo De Bernardinis condannato in via definitiva a due anni di reclusione (pena sospesa).
Il processo dovrebbe andare a sentenza venerdi’ prossimo dopo l’arringa dell’avvocato Filippo Dinacci, difensore di Bertolaso, e la replica dell’accusa. A differenza di quanto aveva detto piu’ volte, anche quando stava per candidarsi a sindaco di Roma, Bertolaso non rinuncera’ alla prescrizione del reato. Il processo di primo grado, dunque, potrebbe concludersi prima del 6 ottobre, giorno in cui le accuse all’ex capo della Protezione civile andranno prescritte dopo 7 anni e sei mesi dal terremoto aquilano. Tuttavia, se la sentenza fosse di condanna avra’ comunque ripercussioni sul piano civile, ovvero del risarcimento danni ai familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile.
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