Carla Ruocco, deputata del Movimento Cinque Stelle e membro del direttorio, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
In apertura di collegamento, Ruocco ha commentato l’articolo del Fatto Quotidiano, che la descrive in rotta con gli altri esponenti di punta del partito: “Ruocco e i suoi fratelli che non la vogliono più? Chiacchiericcio, siamo andati molto bene nella festa a Palermo e chiaramente ci sono tanti articoli che parlano di noi e nell’economia di questi articoli escono anche le ipotesi più fantasiose. Io non ho nessun problema, continuiamo e andiamo avanti per programmi, siamo molto concentrati sui temi, io porto avanti il discorso sulle piccole e medie imprese, vogliamo far ripartire il tour per le PMI, queste sono le cose che ai cittadini interessano realmente, il resto è chiacchiere da bar, non credo interessino veramente alla gente”.
Su Renzi e la manovra finanziaria: “Il Governo non ha nessuna politica economica, non c’è nessuna visione di Paese, si è sempre giocato su qualche zero virgola e sull’implorare un minimo di flessibilità in Europa. Finché il governo non farà l’interesse dei cittadini non cambierà nulla. I programmi dei governi devono essere non per la precarizzazione del lavoro ma per la stabilizzazione, noi rilanciamo l’ipotesi del reddito di cittadinanza, che dà anche un grande input di stabilità al concetto di Paese e di economia del Paese. La nostra visione è completamente diversa alle manovre per tappi e toppe che segue il Presidente del Consiglio. Renzi non mette al centro il cittadino, cerca di tenersi in piedi con vari magheggi”.
Sul referendum: “C’è chi pensa che D’Alema invitando tutti a votare no stia dando una grandissima mano al sì? Siamo abituati a questi teatrini all’interno del Partito Democratico, non mi stupirebbe se così fosse. Bisogna vedere chi gli andrà dietro. Stavolta i cittadini sono ben preparati, bisogna dire no a questa riforma scellerata che complica ulteriormente il procedimento legislativo. La data del 4 dicembre si commenta da sé, Renzi è in difficoltà e cerca di recuperare ciò che non può più recuperare”.
Sul direttorio del Movimento Cinque Stelle: “Il direttorio è un gruppo di persone che cercano di agevolare la costruzione di un progetto che è ancora in piedi. Per quanto riguarda la mia delega, che sostanzialmente prevede un occhio di riguardo per le piccole e medie imprese, stiamo continuando il nostro progetto. A Palermo c’era addirittura un banchetto sul microcredito, perché il nostro fondo va avanti brillantemente e si stanno finanziando migliaia di progetti. Il nostro progetto è forte e va avanti”.
Sul nuovo regolamento del Movimento Cinque Stelle: “Regole fatte di proposito per sospendere Pizzarotti? Non credo proprio che sia così. Il fatto che ci siano tante persone coinvolte direttamente nelle votazioni è un grande esempio di democrazia partecipata. E poi non ci sono regole ad personam, ma c’è un modo di fare chiarezza attraverso un regolamento che abbisognava di modifiche proprio nel nome della chiarezza e della trasparenza per tutti. Le regole valgono per tutti, mica per uno sì e uno no. Queste sono delle regole organizzative interne, la finalità del progetto restano gli interessi dei cittadini”.
Su Grillo, che a Palermo si è ripreso il partito: “Che Beppe Grillo fosse indispensabile all’interno del Movimento l’ho sempre sostenuto, Beppe Grillo è indispensabile, non è una novità quanto accaduto a Palermo”.
Sull’esordio in pubblico di Davide Casaleggio: “Se l’è cavata benissimo, è una persona straordinaria”.
Sul rapporto tra Movimento e giornalisti: “Vorrei sottolineare con molta chiarezza che è da censurare qualunque atteggiamento violento e di mancanza di rispetto. Qualsiasi giornalista che abbia subito questo atteggiamento ha la nostra totale e assoluta solidarietà. Bisogna rispettare senza se e senza ma il lavoro degli altri. Ci sono giornalisti che certe volte non rispettano la qualità dell’informazione che devono filtrare e questi sono giornalisti che non ci piacciono, ma questo è un altro discorso, non significa non censurare gli atteggiamenti poco nobili o aggressivi”.
Lascia un commento