“Casa Italia e’ un progetto non sufficiente a tutelare il nostro Paese dalle calamita‘ che potrebbero verificarsi in futuro. E’ doveroso individuare dei criteri seri per la classificazione delle aree a rischio perche’ e’ incomprensibile e scandaloso che vi siano territori, come i comuni abruzzesi che, nonostante abbiano subito eventi sismici di notevole intensita’, restano tutt’ora classificati come zona ‘2’”. A dichiararlo e’ la cittadina al Senato Enza Blundo durante la discussione in aula al Senato, sulla mozione per le aree del centro Italia colpite dal recente terremoto.
“Se si vuole veramente fare prevenzione sismica e tutelare la sicurezza dei cittadini occorre rivedere la Carta della Sismicita‘, al fine di rendere veramente efficace il ‘Fascicolo dei Fabbricati’ e i certificati di agibilita’, nonche’ realizzare reali interventi strutturali di adeguamento sismico di tutti gli edifici pubblici a partire dalle scuole”.
“Senza questi accorgimenti – prosegue l’esponente pentastellata – ogni sisma continuera’ purtroppo a essere per alcuni occasione di arricchimento e per altri la triste perdita di tutto”.
“Pertanto per limitare le infiltrazioni a carattere mafioso c’e’ bisogno di una legge-quadro che disciplini rigorosamente le fasi della ricostruzione, l’attenzione all’economia territoriale, nonche’ le misure per la trasparenza e la tempistica delle operazioni di erogazione dei fondi; ma e’ indispensabile anche la definizione di un piano nazionale di intervento che preveda l’attribuzione chiara della responsabilita’ di coordinamento delle attivita’ di scavo e soccorso fin dai momenti immediatamente successivi all’evento sismico, per la tempestiva salvezza delle vite umane” – conclude la Sen. Enza Blundo.
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