Pene più severe per il caporalato. La Camera, con 346 sì, nessun contrario e 25 astenuti, ha approvato ieri in via definitiva il ddl su ‘disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo’. Hanno votato a favore Pd, Sel, M5S, Fdi, Socialisti e Alleanza popolare. Si sono astenuti Forza Italia e Lega. Nessun contrario.
MARTINA (Ministro): “Lo Stato – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. Ora abbiamo più strumenti utili per continuare una battaglia che deve essere quotidiana, perché sulla dignità delle persone non si tratta. E l’agricoltura si è messa alla testa di questo cambiamento, che serve anche a isolare chi sfrutta e salvaguardare le migliaia di aziende in regola che subiscono un’ingiusta concorrenza sleale. E’ ancora più importante averla approvata oggi che la campagna agrumicola è alle porte. Ringrazio i parlamentari che hanno dato il loro contributo a raggiungere questo risultato. C’è tanto lavoro da fare e una legge da sola non basta, ma la direzione che abbiamo tracciato è inequivocabile. Dobbiamo lavorare uniti per non avere mai più schiavi nei campi”.
“Tra le diverse novità – spiega Martina – è particolarmente importante il rafforzamento degli strumenti di contrasto civili e penali. Vengono colpiti i patrimoni con la confisca e viene resa più forte la rete del lavoro agricolo di qualità. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato in diverse direzioni nell’ottica del contrasto complessivo del fenomeno. I controlli sono aumentati del 59% in un anno e abbiamo reso operative task force nei territori a rischio dove le ispezioni vengono portate avanti da ispettori del Lavoro insieme a Carabinieri e Corpo forestale. Con la legge compiamo un passo in avanti cruciale”.
POLETTI (Ministro del lavoro e delle politiche sociali): “Un risultato storico, una bella pagina di civiltà e di giustizia, un colpo deciso all’illegalità e al sopruso, un riconoscimento dei diritti dei più deboli”. Commenta così Giuliano Poletti, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, l’approvazione definitiva, alla Camera, della legge contro il caporalato. “Con questa legge, frutto di un positivo impegno comune di Governo e Parlamento- sottolinea Poletti- diamo finalmente una risposta forte ad un fenomeno inaccettabile per un paese civile, difendendo i diritti di migliaia di lavoratori costretti a subire un brutale sfruttamento”. “Gli strumenti che vengono attivati- aggiunge il Ministro- dal rafforzamento delle procedure di contrasto sul piano civile e penale, dalla confisca dei patrimoni all’intensificazione dei controlli, ci mettono in condizione di condurre in modo più efficace la battaglia contro chi adotta comportamenti illegali, ledendo i diritti di chi lavora e facendo concorrenza sleale alle aziende regolari”. “Per sconfiggere il caporalato c’è ancora della strada da fare– conclude Poletti- ma con questa legge abbiamo preso la direzione giusta per continuare ad assicurare, giorno per giorno, un impegno comune per la legalità e la dignità del lavoro”.
CAMUSSO (segretario generale della Cgil,): “Finalmente una legge buona e giusta che ci aiuterà nella difesa dei lavoratori italiani e stranieri sfruttati da imprenditori privi di scrupoli, da caporali che lucrano sulla loro povertà e sul loro bisogno di lavoro, dalla criminalità organizzata”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dopo il via libero definitivo della Camera al disegno di legge di contrasto al caporalato. “Una legge– aggiunge-fortemente voluta dalla Cgil, conquistata a prezzo di dure battaglie, di morti e di centinaia se non migliaia di uomini ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù. Ringraziamo il Parlamento per il lavoro svolto in aula e nelle commissioni di Camera e Senato che, con grande impegno, hanno elaborato, discusso e portato al voto un’ottima legge”.(Dire)
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