Questa mattina si è riattivata una faglia compresa tra le aree epicentrali del 24 agosto e il 26 ottobre.
Seguiranno altri terremoti di “assestamento” a cavallo delle due aree epicentrali citate.
Non è la prima volta che accade.
La principale assicurazione che noi abbiamo, rispetto alla potenza della natura, è come e dove abbiamo costruito i nostri manufatti.
I terremoti si stanno verificando nella fascia appenninica nel cui sottosuolo si trovano faglie attive che si ricaricano di”energia tettonica” in seguito ai movimenti relativi delle masse continentali africana ed europea.
La fascia sismica è nota e abitata da secoli.
Ora possiamo controllare lo stato dei manufatti dopo ogni evento sismico, con professionalità.
Occhio anche ai movimenti franosi che possono causare interruzioni delle strade di accesso all’area terremotata.
Franco Ortolani
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