Dopo le recenti scosse telluriche che stanno interessando il Centro Italia, il Comune dell’Aquila si sta impegnando alla messa in sicurezza fisica (abbattimento dei palazzi pericolanti) e no parolaia degli spazi pubblici e anche privati.
“La sicurezza delle persone prima di tutto”, ha fatto notare l’assessore alla Ricostruzione Di Stefano davanti al cosiddetto “palazzo del Benzinaio” all’Aquila, così chiamato perché ospitava fin dalla costruzione un distributore. L’edificio era rimasto pesantemente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009, ed era diventato un pericolo per l’incolumità dei cittadini.
Ma anche l’ormai noto condominio FINTEC è stato interessato a restrizioni (delimitate dai VVF nella serata del 4.11.16) causa il fabbricato ATER ( totalmente abbandonato e in condizioni estremamente precarie e di degrado), nei pressi della vicina Via Beata Cristina, che lo sovrasta nella direzione Sud-Est. La già compromessa situazione delle tamponature esterne dell’ edificio ATER è ora evoluta in una visibile instabilità causata dalle vibrazioni telluriche che stanno facendo fuoruscire le tamponature dai riquadri delle colonne in c.a. e minaccia l’incolumità pubblica.
“La palazzina – si legge nell’ordinanza – presenta una evidente evoluzione del quadro fessurativo e versa in precarie condizioni di stabilità”.
La restrizione nella transitabilità degli spazi interni, effettuata dai VVF, crea ulteriori disagi al condominio FINTEC abitato anche se privo di agibilità urbanistica e senza la copertura assicurativa (di legge).
Gli spazi condominiali sono attraversati giornalmente da inquilini, dipendenti degli studi professionali, dai clienti degli studi, da studenti, ….
Alcuni proprietari dello stabile chiedono a gran voce attenzione alle Istituzioni preposte (Sindaco dell’Aquila, Prefetto, Guardia di Finanza,..) riguardo le loro proprietà e ai loro diritti che ritengono calpestati. ”Si deve intervenire subito! Siamo senza assicurazione dello stabile perchè ancora inagibile. E’ inaccettabile che un palazzo classificato “E” sia stato ricostruito, costato 8 milioni di euro circa, e sia ancora in questo limbo e ora anche con spazi interni delimitati. La sicurezza delle persone prima di tutto. Non ci sentiamo sicuri, ma il Sindaco dell’Aquila e le strutture preposte ci ignorano. Vuoto istituzionale. Lo stabile deve essere tutelato, come le nostre proprietà, per questo denunziamo pubblicamente il danno temuto”. E’ quanto dichiarano alcuni proprietari del Condominio FINTEC.
“Dignità e rispetto della persona umana”, che significa, come già scriveva Kant, che l’uomo non può essere trattato dall’uomo come semplice mezzo, ma deve essere trattato sempre anche come un fine, fosse pure il più malvagio degli uomini, perché il rispetto che gli è dovuto in quanto uomo non gli può essere tolto.
Luisa Stifani
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