Gigi Moncalvo, giornalista, autore del libro “I lupi e gli Agnelli”, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il nuovo caso Lapo Elkann. “La famiglia non ha ancora capito che un tipo come Lapo ha bisogno di essere protetto -ha affermato Moncalvo-. Possibile che il fratello John, da quell’ottobre 2005, non l’abbia ancora capito. Protetto non vuol dire sorvegliato, seguito, ma vuol dire evitare che accadano fatti come quello di New York o come quello del 2005. Se la famosa Patrizia non avesse chiamato l’ambulanza Lapo sarebbe morto quella sera. Che cosa deve accadere ancora per capire che Lapo è una persona che rischia di passare le giornata e le serate in qualunque parte del mondo e questo rischia di mettere in pericolo la sua incolumità. Il problema è anche un altro: come è possibile che Lapo non avesse in tasca un po’ di dollari? Io non lo so, comunque chi ha ricevuto la telefonata del finto sequestro mi domando come mai Lapo non avesse nulla nel portafoglio, magari ha ripreso da suo nonno Gianni, che girava sempre senza denaro. Ai tempi, Edoardo Agnelli aveva di fianco una persona che lo controllava”.
“Le donne che spesso vediamo in compagnia di Lapo sono a contratto –ha aggiunto Moncalvo-. Andando a vedere negli episodi del passato, ce n’è una Goga Ashkenazi, con cui Lapo ha combinato molte cose. Questa ragazza e Lapo sono stati a lungo insieme, il 31 dicembre del 2012 andarono a passare il capodanno in Uruguay e quella sera accadde che all’improvviso in questa festa arrivarono dei rapinatori, che si diressero a colpo sicuro verso la cassaforte e rubarono un bottino di 3 milioni e mezzo di dollari, costituito soprattutto dai gioielli che Goga aveva indossato prima di uscire e poi aveva messo in cassaforte una volta arrivata a quella festa. Quindi o era d’accordo con i rapinatori o i padroni di casa li avevano avvisati. Sta di fatto che Lapo la lasciò e poi intervennero gli investigatori delle compagnie di assicurazioni dei gioielli. E Goga fece capire che Lapo aveva fatto da basista per la rapina. Mettendo insieme tutta una serie di episodi ci sono una serie di frequentazioni in cui c’è sempre di mezzo la possibilità di rischiare la propria incolumità”.
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