George Michael, la star del pop è morta d’infarto nella sua casa in Inghilterra all’età di 53 anni, il giorno di Natale.
A dare la notizia è il manager dell’artista. “Con grande tristezza possiamo confermare che il nostro amato figlio, fratello e amico George è morto serenamente a casa nel corso del periodo natalizio”, ha detto la fonte, che ha chiesto “privacy e rispetto” per la famiglia dell’artista. George Michael, nato a Londra e il cui vero nome è Georgios Kyriacos Panayiotou, ha venduto come solista oltre 100 milioni di album nel corso di una carriera lunga quasi quattro decenni.
La stella di George Michael inizia a brillare negli anni Ottanta. Nell’Inghilterra conquistata dal post punk, dalla musica dark e dall’elettronica, lui e i suoi Wham avevano percorso la strada del pop melodico riscuotendo un enorme successo soprattutto grazie a due brani entrati ormai nella tradizione della musica d’atmosfera: “Careless Whisper” e “Last Christmas“.
Dopo il successo, il cambiamento. George Michael lascia gli Wham e decide di intraprendere la carriera solista. Il debutto viene benedetto da Aretha Franklin, con cui duetta nel 1986. Da lì in poi la sua ascesa è inarrestabile. Diventa una pop star planetaria, spregiudicata, amatissima. Celebri le esibizioni allo stadio di Wembley con Elton John e il tributo per Freddy Mercury, quando canta “Somebody to love”. Tra i suoi album di maggior successo ‘Older‘, nel 1996, e ‘Songs from the last century’, nel 1999.
Star alla ribalta, George Michael venne arrestato tre volte. L’episodio più eclatante fu nel 1998, quando un poliziotto lo sorprese in un bagno pubblico di Los Angelese a commettere atti osceni. In seguito all’arresto, George Michael ammise pubblicamente di essere omosessuale. Gli altri guai giudiziari furono per alcol e droga.
Vanno ricordate le innumerevoli prese di posizione contro la politica di Margareth Thatcher ma anche contro quella di Tony Blair sull’Iraq, le molte battaglie in difesa dei diritti dei gay e anche la partecipazione al Live Aid e al Mandela Day. La morte di George Michael chiude un anno terribile per lamusica popolare, iniziato con la fine di David Bowie , seguito poi da altri mostri sacri come Prince, Leonard Cohen e Greg Lake.
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