Guido Bertolaso, ex leader della Protezione Civile, è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Guido Bertolaso ha detto la sua sull’emergenza terremoto: “E’ una situazione drammatica e anomala, difficile da valutare in questa fase. Nella storia del nostro Paese delle sequenze sismiche così forti, così continue, in una zona geografica abbastanza limitata, sono un fatto che non si era mai rivelato. E’ un fenomeno da studiare con grande attenzione per cercare di capire cosa potrebbe accadere in futuro”.
Sul freddo, che forse poteva essere previsto: “Questo è un punto dolente di tutta la vicenda. Io ho sempre sostenuto quando guidavo la protezione civile, per le persone che si trovavano in disagio, che erano state colpite da qualche tragedia, alluvione o terremoto che fosse, che era obbligatorio per la società, il governo e lo stato, metterle nelle condizioni di poter alleggerire al massimo le enormi sofferenze cui erano costretti. Partendo da questo principio abbiamo fatto dei lavori all’Aquila che sono stati anche criticati per i costi eccessivi, ma a me non me ne frega nulla, se avessi potuto avrei messo tutti gli sfollati dell’Abruzzo in alberghi a cinque stelle. Lo stesso vale per i lesionamenti di oggi. E’ possibile, è accettabile, che alcune località vengano isolate dalle fortissime nevicate, ma in condizioni normali. Quello che non si può accettare è che in località già disperate, già travolte da queste tragedie di terremoti continui, senza casa, con gli animali in condizioni precarie e l’economia già collassata, si lascino anche abbandonati a sé stessi per 24 o 48 ore per nevicate anche eccezionali ma comunque prevedibili. E’ gennaio, che cosa volevamo aspettarci, il solleone a gennaio? Questi fenomeni sono cose che chi ha i capelli grigi o bianchi come me si ricorda perfettamente. Non è possibile prevedere i terremoti, ma le previsioni meteo esistono. Sapendo che ci sarebbero state queste grosse nevicate bisognava far arrivare prima di questo maltempo nelle zone a maggior rischio, colpite già dai terremoti, tutti quei mezzi che avrebbero potuto consentire la migliore circolazione possibile anche in condizioni di estrema criticità“.
Sulla burocrazia: “Non si vuole accettare nel nostro Paese che ci sia una singola persona che decida, impartisca degli ordini, si assuma delle responsabilità, ci metta la faccia. Questo non è accettabile in Italia perché ognuno vuole essere un capetto di sé stesso e non sopporta che qualcun altro possa impartire delle direttive e degli ordini che devono essere eseguiti immediatamente. Questo non si può accettare in Italia, la protezione civile di Bertolaso è stata distrutta tirando fuori delle accuse ridicole proprio perché non si poteva accettare che ci fosse questa gerarchia, che invece quando c’è una emergenza è l’unica soluzione possibile”
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