“L’emergenza in atto nel territorio aquilano, dovuta agli eventi calamitosi delle ultime settimane, in particolare lo sciame sismico che ha colpito l’Alta Valle dell’Aterno e che non è ancora scemato, impone una seria riflessione sul futuro economico e occupazionale del nostro comprensorio. Le imprese sono al collasso. Necessitano di aiuti concreti e del supporto fattivo degli enti e delle associazioni presenti nel territorio, a partire dalla Camera di commercio dell’Aquila, deputata alla valorizzazione del tessuto imprenditoriale locale”. Il segretario provinciale della Cisl, Paolo Sangermano, e il responsabile Cisl L’Aquila, Elvezio Sfarra, sollecitano una maggiore incisività da parte dell’ente camerale aquilano, “che”, dicono, “raggruppa tutte le associazioni e il mondo imprenditoriale della provincia dell’Aquila e, come tale, è deputato alla programmazione degli interventi e delle attività sul territorio ma che, nonostante la piena emergenza, non ha ancora assunto alcuna iniziativa”.
“La situazione di estrema criticità che vive la città, e che si somma ai ben noti problemi strutturali derivanti dalla mancanza di occupazione e nuovi investimenti, sta avendo ripercussioni pesanti sui lavoratori e sulle imprese”, evidenziano Sangermano e Sfarra, “alla luce di tutto ciò, solleciatiamo la Camera di commercio dell’Aquila, anche in virtù del processo di unificazione con la Camera di commercio di Teramo, che a sua volta è pienamente investita dalle problematiche inerenti il recente terremoto, perché attivi immediatamente un tavolo operativo, con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali e datoriali per promuovere un confronto da cui scaturiscano proposte da trasferire al Governo e all’Unione Europea, a sostegno del mondo imprenditoriale ed economico che paga pesantemente la crisi in atto. Tutto ciò tenuto conto che esiste la possibilità dell’utilizzo del 4 per cento dei fondi del sisma del 2009 per il rilancio delle attività produttive: fondi di cui, al momento, non si conosce le modalità tecniche di utilizzo. Auspichiamo”, conclude la Cisl, “un impegno da parte dell’ente camerale, considerando anche che le singole associazioni di categoria e i sindacati si stanno muovendo su più fronti per far sentire la loro voce e per arrivare a risultati concreti, ad un percorso comune, ormai non più procrastinabile, a salvaguardia dei tanti lavoratori che rischiano il posto, degli imprenditori e di tutte le aziende che operano sul territorio”.
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