La storica ondata di maltempo che ha colpito nelle ultime settimane l’intero Abruzzo ha messo in ginocchio diverse imprese che sono state colpite da diversi disagi che hanno sospeso e in molti casi interrotto completamente l’operatività delle aziende che operano nel comparto edilizio e manifatturiero in generale.
Per questa ragione Aniem Abruzzo, l’Associazione Nazionale delle Imprese Edili e Manifatturiere, proprio a causa degli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il nostro territorio, chiede, tramite l’invio di una lettera al presidente Luciano D’Alfonso, al vicepresidente Giovanni Lolli e ai parlamentari abruzzesi, la sospensione e di proroga delle scadenze per gli adempimenti tributari.
I disagi dovuti alle note condizioni metereologiche, la mancanza di energia elettrica, le linee telefoniche interrotte, nonché, le condizioni di viabilità precaria, hanno compromesso in molte aree geografiche lo svolgimento delle normali attività lavorative, anche in considerazione dei necessari provvedimenti restrittivi adottati dalle autorità pubbliche locali.
In ragione di questi disagi, l’Aniem Abruzzo, considerati i danni provocati al tessuto economico e produttivo, al sistema delle infrastrutture pubbliche e di pubblica utilità e alle opere di difesa idraulica chiede di intervenire al fine di ottenere la sospensione o il differimento dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari in favore delle aziende localizzate nei territori flagellati dagli eventi eccezionali e imprevedibili, sospensione da estendere anche ai finanziamenti bancari.
Secondo l’Aniem una ragionevole sospensione e proroga dei termini previsti per gli adempimenti relativi a tasse e tributi, consentirebbe di evitare che numerosi imprenditori incorrano in inadempienze che produrrebbero conseguenze ancor più negative sul tessuto economico e sociale.
“Auspichiamo inoltre”, scrivono i firmatari della missiva, “la previsione di indennizzi volti a ristorare, seppur parzialmente, i danni provocati ai beni essenziali delle attività produttive coinvolte, introducendo all’occorrenza misure di sostegno mediante una riduzione dei crediti d’imposta alle imprese che siano in grado di giustificare i danni subiti. Non riteniamo giusto che le attività produttive subiscano oltre ai danni già evidenti anche la beffa di incorrere in sanzioni amministrative per fatti ad esse non imputabili”.
Loris Zamparelli
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