Al Bano Carrisi, ospite de ‘La vita in diretta’ su Rai1, in collegamento da Sanremo, ha detto: “Il Festival di Sanremo credo che sia la più grande torre di emozioni che esiste al mondo. E anno dopo anno è sempre la stessa cosa. La finale? Non ho la palla di vetro per sapere che cosa succederà in finale. Pensi di dover vincere e magari arrivi settimo. E poi, invece, un’altra volta mi è capitato di arrivare terzo mentre io non ci credevo”.
“Non ho scritto io la canzone ‘Di rose e di spine‘, ho scritto solo le ultime due frasi. La dedica? A tutto il pubblico che mi segue da 53 anni, a tutti coloro che amano. L’amore è fatto di rose e di spine. Il successo è iniziato nel ’67 con ‘Nel sole’ e sta continuando oggi”, ha aggiunto. “Ho nostalgia di tutto ciò che ho vissuto. Cerco sempre di guardare verso il futuro e di non ancorarmi al passato, che è già vissuto. Tornerà in un sogno, ne parlerai con un amico ma mai approfondirlo troppo”, ha sottolineato Al Bano.
“Quale edizione vorrei rivivere? Le rivivrei tutte, perché ogni edizione è stata una pagina importante della mia vita. Da ragazzino mi ha aiutato a sognare. Vedevo il grande Mimmo Modugno, per me vederlo era come una boccata d’ossigeno, abitavamo a dieci chilometri di distanza l’uno dall’altro”, ha concluso il cantautore di Cellino San Marco.
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