Nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto si vivono ora “due esigenze entrambe importanti“, e cioe’ “l’esigenza trovare una sistemazione agli sfollati”, in parte ospitati attualmente negli alberghi della costa che quindi potrebbero avere problemi nel programmare l’accoglienza estiva, “e l’esigenza di consentire lo svolgimento della stagione turistica“. di questo “ho parlato con diversi presidenti di Regione e li ho formalmente invitati a trovare un equilibrio“. Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione civile, lo dice da Pieve Torina (Macerata), ai microfoni di SkyTg24.
C’e’ poi “il tema delle imprese che e’ prioritario ed e’ stato infatti affrontato nei vari decreti, e anche ultimo affronta in maniera importante”, dice Curcio. Il tema delle imprese “non rientra tra le nostre attivita’, ma sin da novembre abbiamo fornito supporto alle Regioni per consentire una ripartenza provvisoria delle attivita’”, prosegue il Capo della Protezione civile, dando “sostegno all’impresa in vari modi”. Cio’ detto, “stiamo parlando di 5 mesi e 4 sismi– conclude Curcio- bisogna attendere che gli strumenti giuridici abbiano effetto”, certo, “c’e’ un’aggressivita’ mercato che prima non c’era”, per cui le aziende restando chiuse rischiano di non riaprire, “ma gli strumenti devono essere in grado di consentire una ripresa strutturale” tenendo conto che “al di la’ di tutto, dopo un 6.5 bisogna ricostruire le strade“.
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