La Corea del Nord ha lanciato, alle ore 7,06 (ore 23,36 di domenica in Italia), quattro missili balistici che sono caduti nel mar del Giappone, nella zona economica esclusiva giapponese. Lo hanno riferito i governi della Corea del Sud e del Giappone. Il premier sudcoreano Hwang Kyo-Ahn (dal 8 dicembre anche presidente facente funzioni) considera il lancio “una sfida e una grave provocazione alla comunità internazionale” e, contemporaneamente, ha sollecitato, nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, il completamento dell’impianto di difesa antimissile Thaad.
“La minaccia della Corea del Nord ha raggiunto una nuova dimensione”, commenta il primo ministro giapponese Shinzo Abe, che ha considerato l’iniziativa intollerabile nonché “una grave provocazione” per la sicurezza nazionale. Venerdì scorso la Corea del Nord aveva minacciato, attraverso il quotidiano statale Rodong Sinmun, di realizzare nuovi test di missili in risposta a quelle esercitazioni.
Il lancio di missili balistici da parte della Corea del Nord “dimostra ancora una volta che le minacce alla sicurezza che il mondo deve affrontare sono gravi e richiedono all’Unione Europea di dare sicurezza e fiducia ai suoi vicini, ma anche agli alleati lontani”. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Federica Mogherini, ha espresso così la sua solidarietà nei confronti di Giappone e Corea del Sud, che ha definito una minaccia “seria” per la sicurezza globale.
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