Politiche di fiscalità più eque per i commercianti e un bonus ‘compra aquilano’ per le famiglie del capoluogo.
Sono queste le proposte presentate stamattina dal candidato sindaco Pierluigi Biondi nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sala “Eude Cicerone” all’interno della sede del Comune a Villa Gioia, e che diventeranno parte integrante della “Agenda per una città accogliente” relativa alla crescita ceconomica dell’Aquila.
“Oggi il commercio, nelle sue varie declinazioni, rappresenta il settore con il più alto numero di occupati in città – sottolinea Biondi – per cui se si vuole ridare respiro economico all’Aquila è necessario supportarlo con interventi concreti, a partire dal sostegno alla capacità di spesa delle famiglie che negli ultimi anni si è contratta in maniera drastica”.
Per questo, attraverso l’abbattimento dell’indebitamento del Comune, si potrebbero mettere in circolazione “importanti risorse – spiega ancora Biondi – nell’ordine di circa 5 milioni di euro, che in parte potrebbero finanziare un bonus ‘compra aquilano’ rivolto alle famiglie: una sorta di moneta parallela utilizzabile sia per il pagamento dei beni che dei servizi”.
“Un credito virtuale, garantito con soldi ‘veri’ dal Comune, accreditato per ogni singolo utente su una piattaforma informatica, che sarà possibile scambiare tramite una semplice applicazione per smartphone”, aggiunge.
“È evidente – dice ancora – che questi crediti saranno spesi esclusivamente in esercizi gestiti da aquilani o del territorio circostante, perché la grande distribuzione non avrà interesse ad acquisire una ‘moneta’ che non potrebbe riutilizzare altrove ma, in ogni caso, saranno introdotte limitazioni per gli esercizi controllati da multinazionali o grosse società”.
“Per quanto riguarda specificamente gli operatori commerciali, invece, è possibile pensare a una detassazione generalizzata secondo il principio del ‘pagare tutti, pagare meno’, con la creazione di una banca dati telematica dei contribuenti che ripristinano l’agibilità dei fabbricati danneggiati dal sisma o delle attività produttive che ottengono l’aturorizzazione per l’apertura o l’ampliamento”, afferma Biondi.
“Attualmente, infatti, non esistono comunicazioni tra gli uffici della ricostruzione o del Suap e quello dei tributi, per cui le dichiarazioni da cui scaturisce il ruolo per l’incasso della tassa sui rifiuti è lasciato alla singola volontà dei cittadini che, spesso, non lo fanno perché immaginano che sia superfluo dare informazioni che l’ente ha già in suo possesso” ricorda Biondi.
“Per una detassazione puntuale, invece, possono essere utilizzati gli accertamenti relativi agli anni precedenti, costituendo un fondo per il medesimo bonus descritto sopra da assegnare alle attività medio-piccole che si impegneranno a fornire una wi-fi gratuita nei propri locali, che si doteranno di fasciatoi, che organizzeranno iniziative culturali e non installeranno le apparecchiature per il gioco (slot machine) o toglieranno quelle già presenti”, conclude Biondi.
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