“Con questo atto e con il lavoro fatto in questi mesi dal ministro Fedeli insieme alla presidenza e ad altre strutture del Governo, abbiamo varato definitivamente la riforma della scuola.Questa riforma è una iniezione di qualità nella nostra scuola“. Lo afferma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine del Cdm che ha approvato in via definitiva le 8 deleghe della legge 107 su ‘La Buona scuola’.
Una approvazione che va a completare la riforma cominciata con il governo Renzi e che tocca numerosi temi: oltre a esami, assunzioni, infanzia e disabilità ci sono anche 30 milioni sul diritto allo studio per le borse degli iscritti agli ultimi due anni delle superiori e voucher per libri di testo e mobilità. Saranno revisionati, a partire dal 2018, i percorsi delle scuole professionali, con un biennio e triennio unico che supererà il “due bienni più uno” ed un incremento degli indirizzi da 6 a 11. Per il 2017-2018 sono certe ventimila assunzioni di docenti.
“Con la definitiva approvazione in Consiglio dei ministri dei decreti legislativi di attuazione delle deleghe al Governo della legge 107 del 2015, si scrive una bella pagina per il futuro dell’Italia“. Così la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Istruzione a Palazzo Madama.
“Un nuovo investimento di oltre mezzo miliardo all’anno in educazione e istruzione, che- spiega la parlamentare- trova copertura nella legge di bilancio del 2016 lasciata in eredità dal Governo Renzi e che offre nuove opportunità a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, nonché qualità alla scuola e meno precarietà, per combattere disuguaglianze di partenza e migliorare l’inclusione e l’occupabilità dei giovani”.
“Le commissioni istruzione di Camera e Senato – sottolinea Puglisi – hanno ascoltato in audizione oltre 70 organizzazioni rappresentative del mondo della scuola. Dei pareri espressi dal parlamento, il Governo ha accolto tutte le condizioni e gran parte delle osservazioni espresse. Con lo zero sei finalmente diamo al Paese un efficace strumento per battere la denatalità e una leva potente per battere le disuguaglianze di partenza. Per la prima volta il Paese ha un sistema di welfare studentesco con borse di studio per ragazze e ragazzi”.(Dire)
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