Ogni anno circa due milioni di persone si curano alle terme bolognesi. E negli ultimi tempi “abbiamo avuto un continuo aumento”. A dirlo è Antonio Monti, patron del Gruppo Salute più e direttore scientifico di Mare termale bolognese, che oggi in Cappella Farnese ha promosso un convegno proprio sull’importanza delle cure termali, alla presenza di esperti medici e scienziati.
“L’importanza delle cure termali, specialmente oggi che la medicina sta allargando i suoi orizzonti, diventa sempre più forte- spiega Monti, a margine del convegno- a Bologna abbiamo portato avanti studi precisi sulle terapie che si possono fare e sono di tre livelli: le cure del dolore, per risanare il corpo; le cure rigenerative, per allungare la vita e potenziare la salute; le cure estetiche, per il benessere delle persone”.
In questi anni, continua Monti, “abbiamo avuto un aumento continuo di richiesta di cure termali” e oggi “arriviamo tra 1,8 milioni e due milioni di persone ogni anno” che accedono alle strutture del gruppo. E non è un caso se per il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, le terme a Bologna devono essere viste “come un potenziale di sviluppo turistico della città. Credo che sia un punto fondamentale. Avere un bene e una storia nel campo termale come abbiamo noi e non metterla a frutto è un peccato, un peccato non veniale”. Quindi, lancia l’appello Galletti, occorre “riprendere il tema delle terme per pensare anche un rilancio turistico della città”.
Turismo a parte, le terme hanno prima di tutto un valore medico. “Da sempre- sottolinea lo pneumologo Alessandro Zanasi- le cure termali con acque che hanno caratteristiche particolari hanno un ruolo fondamentale nel trattamento delle patologie respiratorie. Le acque sulfuree sono maggiormente impiegate, perchè danno maggiore bronco-dilatazione. Poi ci sono le acque salsobromoiodiche e le solfate, che migliorano le performance respiratorie”.
Ma non c’è solo il tipo di acqua. Anche ogni apparecchio utilizzato nei trattamenti termali ha una sua funzione, per curare le patologie delle vie respiratorie più alte o dei polmoni. “Quindi anche il tipo di apparecchio che usiamo è fondamentale nel trattamento delle diverse patologie”, spiega Zanasi.
Infine, c’è il comportamento del paziente. E in questo senso, “l’ambiente termale facilita il rapporto di cura– spiega lo pneumologo- consente al paziente di essere rilassato e di accettare in modo più tranquillo la terapia”.
In occasione del convegno e della giornata di studio, in piazza Maggiore è stato allestito un banchetto a disposizione della cittadinanza, e in particolare degli sportivi, per alcuni esami gratuiti della respirazione e dell’ossigenazione del sangue, insieme a un corso sulla corretta respirazione toraco-addominale. Nel pomeriggio di oggi, poi, è stato organizzato un open day delle strutture termali a Bologna, Minerbio e Monterenzio, aperte dalle 14 alle 19. “La cittadinanza ha risposto molto bene- assicura Monti- perché tutti i posti sono già stati occupati con le prenotazioni online”.
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