Tutte, nessuna esclusa. Donne che sono madri, donne che lavorano, donne che corrono, donne che attendono e che emozionano. Questo e altro ancora racconta Maria Antonietta Spadorcia nella sua raccolta «Di corsa e di carriera ed altri racconti» con prefazione di Vittorio Sgarbi – Male Edizioni. Nelle pagine del primo racconto informa di diario, vive un intimo ritratto che appartiene a tutte, dalle paure della gravidanza all’ansia della crescita di un figlio, da momenti colmi di amore e coraggio al baratro del dolore più buio e profondo. Un dono che la Spadorcia fa a se stessa, non concedendo spiragli a nessun dubbio, le donne sono esseri forti che affascinano e accolgono tutti coloro che vogliono coglierne la bellezza. Ma non si ferma qui, rievoca le amicizie per se e poi tornate prepotentemente ad imporsi nella vita come a darti un’altra versione della tua stessa esistenza. Scrive anche di disagio e morte lasciandoti nel cuore un’angoscia sospesa, perché ciò che narra può essere il prossimo articolo di cronaca che trovi domani sul giornale, l’ennesimo suicidio di un’adolescente «Senza perché», il titolo del suo ultimo racconto. La Spadorcia non va di «corsa né di carriera».
Di corsa e di carriera ed altri racconti, il libro di Maria Antonietta Spadorcia
Tutte, nessuna esclusa. Donne che sono madri, donne che lavorano, donne che corrono, donne che attendono e che emozionano. Questo e altro ancora racconta Maria Antonietta Spadorcia nella sua raccolta «Di corsa e di carriera ed altri racconti» con prefazione di Vittorio Sgarbi – Male Edizioni. Nelle pagine del primo racconto informa di diario, vive […]
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