Arci, Confederazione Cobas, Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink organizzano la presentazione del libro “Io morto per dovere”, la storia di Roberto Mancini (il poliziotto che scoprì la “Terra dei Fuochi”) da cui è ispirata anche la fiction “Io non mi arrendo” con Beppe Fiorello e trasmessa l’anno scorso da Rai1. Sarà presente uno degli autori del libro, il giornalista Nello Trocchia.
L’appuntamento è alle ore 21 presso la sede dell’Arci di Vasto in Corso Plebiscito 77 (di fronte al Teatro Rossetti).
Un uomo sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi. Vent’anni fa conosceva nomi e trame di un sistema criminale composto da una cricca affaristica in combutta con la feccia peggiore della malavita organizzata e con le eminenze grigie della massoneria. Aveva scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti, ha continuato il suo impegno depositando, nell’ultimo periodo della sua vita, un’altra informativa (pubblicata per la prima volta in questo libro).
Quest’uomo si chiamava Roberto Mancini, è morto il 30 aprile 2014, ucciso da un cancro. Sarà riconosciuto dal ministero dell’Interno come “vittima del dovere”. Un giovane poliziotto cresciuto tra le fila della sinistra extraparlamentare negli anni confusi e violenti della contestazione. Manifestazioni, picchetti, scontri di piazza, poi la scelta della divisa, per molti incomprensibile e spiazzante, per Mancini del tutto naturale. Una grande storia di passione, impegno e coraggio.
Nello Trocchia, giornalista d’inchiesta, è collaboratore della trasmissione televisiva Nemo (Rai2), de “Il Fatto Quotidiano” e de “l’Espresso”. È autore anche dei libri “Federalismo criminale”, menzione speciale al premio Giancarlo Siani, primo libro-inchiesta sui comuni sciolti per mafia; “La peste”, sulla cricca politico-criminale che ha realizzato il sacco ambientale in Campania; “Roma come Napoli”.
Associazione Antimafie Rita Atria
PeaceLink Abruzzo
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