Una partecipazione “enorme” ha segnato oggi l’inizio dello scrutinio per l’elezione del presidente dell’Iran: lo ha detto Bahram Qasemi, portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, in riferimento ai primi Paesi dove si sono aperti i seggi, in Estremo Oriente.
Secondo il responsabile, l’elezione e’ fondamentale per il futuro dell’Iran e puo’ favorire un ulteriore sviluppo del Paese dopo la “svolta” rappresentata dall’accordo con l’Onu sul nucleare e la revoca di parte delle sanzioni internazionali.
In Iran e in diversi altri Paesi, dallo Sri Lanka al vicino Iraq, a scegliere il capo di Stato potranno essere circa 56 milioni di persone. Secondo la maggior parte degli osservatori, i candidati favoriti sono il presidente uscente Hassan Rouhani e l’antagonista conservatore Ebrahim Raissi.
I seggi dovrebbero chiudere alle sei del pomeriggio ora locale, le quattro in Italia. Possibile pero’, in caso di necessita’, il prolungamento delle operazioni di voto.
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