“Il Pd e il centrosinistra hanno le idee alquanto confuse sul Progetto C.A.S.E”. Lo ha detto il candidato sindaco al Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso della conferenza stampa, tenutasi questa mattina nella sede elettorale di Pettino, per fare il punto sulla situazione degli insediamenti abitativi nati nel post sisma 2009. All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti delle liste della coalizione di centrodestra che lo sostengono.
“Il candidato sindaco del centrosinistra prima parla di una fondazione per gestire i complessi antisismici, poi di trasformarli in campus per studenti poi, poche ore fa, di abbatterne alcuni – dice Biondi – nell’impresa impossibile e difficilmente dimostrabile di un differente approccio ai problemi rispetto all’amministrazione targata Cialente. L’ex Sindaco, o sindaco uscente, parla come se fosse ancora in carica e fa annunci che hanno il solo effetto di aumentare il caos sul progetto C.a.s.e.; caos determinato dall’inadeguatezza del Pd”.
“Oggi Cialente proclama la demolizione del progetto C.a.s.e., divenuto un pozzo senza fondo per le casse comunali – rileva Biondi – Spieghi l’ex sindaco perché non ha dato corso a nessuna delle lettere che gli sono state inviate ripetutamente da dirigenti, funzionari e persino dall’assessore Lisi, prima del trasferimento della proprietà del Progetto C.a.s.e dalla Protezione civile al Comune”. “Decine di missive – continua Biondi – nelle quali si chiedeva di fare, prima del trasferimento della proprietà, una ricognizione sullo stato delle piastre e degli alloggi e sui costi di gestione. In una di queste è riportata persino la stima per la gestione annua: 7 milioni 620mila euro. Carta straccia per l’ormai ex Sindaco che lo ricordiamo insieme alla senatrice Pezzopane, entusiasti sia al momento delle inaugurazioni degli alloggi accanto a Berlusconi e Bertolaso, sia quando il Comune ha preso in carico i circa 5000 alloggi”. “Dica Cialente – prosegue Biondi – perché non furono fatte pagare agli inquilini del progetto C.a.s.e. bollette, affitti e canoni di compartecipazione fino alle elezioni del 2012 (vicenda per cui è già stato condannato dalla Corte dei Conti), creando una voragine nelle casse del Comune, costretto poi a coprire i debiti con i fornitori dei servizi, attraverso una operazione di cartolarizzazione con le banche. Faccia chiarezza, inoltre, su come sono stati utilizzati i 4,4 milioni di euro stanziati nella delibera Cipe 135 del 2012, finalizzati alla manutenzione del progetto C.a.s.e., Map e Musp”.
“Gli sgomberi di oggi sono legati ad alcuni difetti di costruzione, ma soprattutto alla trascuratezza con la quale il Comune ha gestito il Progetto C.a.s.e. – sottolinea il candidato sindaco del centrodestra – Oggi si vuole smantellarlo, eppure Cialente e Di Benedetto dovrebbero sapere che sono stati firmati contratti ventennali con chi ha installato i pannelli solari”. “C’è poi un altro dato – incalza Biondi – chi ha realizzato gli alloggi ha sottoscritto delle polizze fidejussorie con le banche per garantire gli alloggi da difetti strutturali o vizi di fabbricazione. Somme pari al 90 per cento del costo totale dell’intero progetto C.a.s.e.. Quelle somme potrebbero essere escusse e utilizzate per fare quella manutenzione che in otto anni non è mai stata posta in essere, neanche di fronte alle ripetute segnalazioni fatte da cittadini. Sicuramente in futuro bisognerà interloquire con maggiore efficacia con il Governo per reperire delle somme annuali finalizzate alla manutenzione e gestione del progetto C.a.s.e. Ma questa è un’altra storia che vedrà la coalizione di centrodestra dare ai cittadini quelle risposte che il Pd e il centrosinistra non sono stati capaci di dare in questi anni”.
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