Le recenti notizie di stampa alimentano due sentimenti contrastanti: amarezza e soddisfazione.
L’amarezza nel constatare che gli Enti continuano a trattare la questione dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia senza un vero coinvolgimento dei cittadini. L’incontro nel Laboratorio di Fisica Nucleare del Gran Sasso, caratterizzato da una scarsa partecipazione da parte dei Sindaci, dimostra ancora una volta che si rinuncia a mettere in campo veri strumenti di partecipazione e informazione che sono invece indispensabili per individuare e condividere vere soluzioni.
La soddisfazione nel vedere che, nei fatti, le Istituzioni sembrano essersi rese conto della fondatezza delle argomentazioni poste e delle soluzioni proposte dalle Associazioni: le recenti affermazioni del Direttore Generale della ASL sulla necessità di un nuovo protocollo di gestione dell’emergenza con obbligo per Autostrada dei parchi e Laboratori di chiedere autorizzazioni per qualunque lavoro da svolgere che possa mettere a rischio l’acquifero, riprendono esattamente quanto richiesto durante il primo incontro pubblico organizzato dall’Osservatorio il 20 maggio scorso.
L’Osservatorio è convinto che trasparenza e partecipazione siano due elementi indispensabile per ricostruire la fiducia dei cittadini verso tutti gli enti che hanno a che fare con l’acquifero del Gran Sasso. Per questo promuove un nuovo incontro pubblico per sabato 17 giugno alle ore 17 presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo in via Comi n. 11, invitando cittadini, istituzioni e associazioni con l’obiettivo di comprendere il grado di sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, ponendo l’attenzione su cosa è stato fatto e cosa si dovrà fare per la tutela dell’acqua considerata la permeabilità di due siti potenzialmente inquinanti: i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e i trafori autostradali dell’A24.
All’incontro parteciperanno rappresentanti della Regione Abruzzo, del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Autostrada dei Parchi, chiamati a confrontarsi tra di loro e con i cittadini.
E sarà l’occasione per comprendere e valutare la reale disponibilità degli enti al confronto e alla trasparenza nei processi decisionali.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso è costituito da: WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura Laga, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI e Italia Nostra.
L’adesione è aperta a tutte le associazioni interessate e a tutti i cittadini che vogliono impegnarsi su questa problematica.
Dante Caserta
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